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MATERA – «Sarà trasmessa dalla piazza centrale di Matera quest’anno la diretta di Capodanno di Rai Uno».

L’annuncio di Raffaello De Ruggieri arriva nel forum dell’Ansa e arrivano conferme anche su una trattative che dovrà svilupparsi sulla base di quattro anni e portare Matera all’ingresso nel 2019 da Capitale europea della cultura. Le parole al forum e l’intervista rilasciata disegnano un sindaco che parla a tutto tondo, che tocca la questione turismo, la diffusione anche di nuove tecnologie ed high tech, le richieste al Governo sotto forma di patto di stabilità e di assunzioni al personale. Un riferimento diretto anche a Matera nel maxiemendamento alla legge di stabilità. Tanti elementi a cui si aggiungono le ambizioni coltivate (o meglio non coltivate) e l’attenzione concentrata quasi completamente dalla città di Matera. Insieme a quelle proposte “indecedenti” sui Sassi, da emiri o imprenditori che volevano appropriarsene o trasformarli in una casa vacanze. Proposte tutte rispedite decisamente al mittente. Interventi e parole a tutto campo che si condensano nella conferma del Capodanno di Raiuno in piazza Vittorio Veneto e nell’intervista concessa ieri.

L’obiettivo principale con cui si arriva al Capodanno resta infatti festeggiare la notte di San Silvestro nella città lucana fino al 2019, l’anno in cui la città dei Sassi sarà capitale europea della cultura.

«Per noi uno spot incredibile», commenta il sindaco al forum dell’Ansa nel corso del quale De Ruggieri ribadisce molti dei punti fermi di un percorso che ha portato alla sua elezione ma definisce anche quelle che sono le basi, le necessità, gli obiettivi futuri della città e anche suoi personali.

A questo proposito ha modo di sottolineare come: «il sindaco rimane sindaco e resta materano doc. Non ho ambizioni di andare a Montecitorio, anche per l’età. Molte volte le ambizioni di andare in Parlamento vivono il raptus erotico di sedersi sulla tavoletta parlamentare, molti raggiungono l’orgasmo sulla tavoletta di Montecitorio. Io l’orgasmo lo raggiungo nella mia città quando vedo questa città straordinaria, unica e universale». Parole chiare, forti, una sorta di dichiarazione di amore.

Quanto allo sviluppo della città, alla vena turistica da poco scoperta De Ruggieri aggiunge: «C’è un valore turistico esponenziale, bisogna tener conto che nei primi sette mesi del 2015 c’è stato un aumento dui presenze del 38,9 rispetto al 2014, però abbiamo fatto una valutazione per cui il Pil locale può coprire con il turismo il 30 per cento della nostra economia, l’altro settanta lo dobbiamo trovare negli altri settori come agricoltura, arte, produttività del secondo settore, stiamo utilizzando il brand della città, la sua attenzione universale per avere zone economiche speciali dove far atterrare capitali che godano della fiscalità di vantaggio per investimenti high tech di alta tecnologia e innovazione».

Poi la cinematografia, il grande set naturale che è Matera e la volontà di sfruttarne sempre di più queste caratteristiche.

 «Matera è interessata da continue presenze di produzioni cinematografiche che non trovano aree di pre e post produzione, si sta lavorando per utilizzare e rimodulare strutture comunali inutilizzate per rimodularle su esigenze di cinematografia mondiale, soprattutto produzioni statunitensi».

Quanto alle proposte indecenti di chi voleva “comprare i Sassi” una risposta netta ma anche qualche “rivelazione”: «Le città storiche non sono in vendita. Un emiro medio-orientale. E chi voleva trasformare i Sassi in città vacanza, una perversione consumistica, ma gli è stato indicato un segnale di uscita obbligatoria».

Infine le questioni relative al Governo ed alla legge di stabilità: «Aspettiamo fiduciosi che alcune sollecitazioni che abbiamo inviato al governo, in vista di Matera 2019, possano essere accolte nel maxiemendamento che dovrebbe essere approvato a breve nell’ambito della legge di stabilità».

«Il nostro è un movimento civico, ma nel corso del tempo siamo riusciti a cucire un rapporto proficuo e organico – ha aggiunto il primo cittadino – tra la realtà locale, il governo nazionale e quello europeo. Credo che l’esecutivo cominci a vedere nella designazione di Matera 2019 a capitale europea della cultura un momento particolare e strategico per affermare la dignità e l’autorevolezza dell’Italia nel mondo».

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