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di LUIGI SCAGLIONE
STIAMO ricordando oggi insieme all’Anmil ( associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro) i lavoratori vittime durante l’espletamento del proprio lavoro e quest’anno, la 61esima giornata, si celebra a distanza di pochi giorni dalla sciagura di Barletta. Una tragica coincidenza che non possiamo dimenticare insieme alla drammaticita’ di chi cerca il lavoro o di chi invece lo perde. Ma in Italia tante sono state le pagine nere dedicate alle morti dei lavoratori frutto di improvvisazione, qualche volta di fatalita’, ma spesso anche della disperazione di chi cerca e accetta di lavorare in condizioni precarie o disumane. E questi tempi, in questo tempo, rischiano di tornare attuali se legati alle esigenze di portare a casa il pane in qualunque situazione ed in qualunque caso. Ed allora quale migliore occasione nel ricordare le vittime sul lavoro per promuovere percorsi formativi da parte delle istituzioni e dalle associazioni di categoria, ma e soprattutto, sollecitando la partecipazione delle aziende di Basilicata e non solo a mettersi in regola con le leggi in vigore! La gestione delle problematiche relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro costituisce ormai parte integrante della gestione generale nell’impresa e contribuisce a migliorare l’immagine interna ed esterna dell’impresa stessa che non puo’ essere ignorata dagli stessi. Saper gestire coerentemente sistemi di sicurezza e di qualificazione consente nel tempo di ridurre costi e rischi, aumentando altresì i livelli di efficienza e di sicurezza dell’impresa. E le casse pubbliche da quelle pensionistiche a quelle assistenziali ottenerne i benefici. Non e’ un caso che in capo al datore di lavoro è posto un generale obbligo di formazione delle risorse umane aziendali. Infatti, ogni azienda ha l’obbligo di formare adeguatamente gli addetti alle procedure di emergenza, il Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza e i lavoratori in genere sui rischi connessi allo svolgimento della propria attività lavorativa e alle misure di prevenzione/protezione poste in essere dall’azienda in cui lavorano (Art. 37 c.1 D. Lgs. N. 81/08. Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza). Quante volte accade tutto cio’? Ma le istituzioni locali in questo non sono distratte o assenti. La Provincia e la Regione Basilicata periodicamente rendono pubblici i bandi per la partecipazione ai corsi di formazione per la prevenzione sui luoghi di lavoro, destinando ingenti risorse appunto per la formazione ma durante i work shop informativi spesso vi è scarsa adesione da parte degli operatori del settore. Questa è la vera politica fatta di azioni forti e di attenzione nei confronti di ogni ambito sociale che concorre ad accrescere le abilità e la competitività anche attraverso la riqualificazione del personale, ponendolo in una condizione di sicurezza per se e per gli altri a costo zero in quanto a totale carico degli Enti. La Provincia di Potenza per esempio, su input della Regione, avvierà entro fine mese le aule formative per le aziende che hanno aderito ad uno dei progetti pubblicati ad inizio anno al quale però hanno partecipato poche imprese che usufruiranno della formazione attraverso il trasferimento di competenze da parte degli enti di formazione regolarmente iscritti negli elenchi provinciali e regionali. In particolare, va rilevata una motivazione comune alle imprese partecipanti al progetto, le poche previdenti hanno ravvisato la necessità di formare tutti i propri dipendenti in materia di sicurezza in modo che tutti conseguano i relativi attestati previsti dalla normativa vigente. In prospettiva futura, potranno cosi contare su di una situazione di stabilità nel caso in cui uno o più dei lavoratori incaricati quali addetto al pronto soccorso, addetto al montaggio ponteggi o rappresentante dei lavoratori per la sicurezza dovesse lasciare l’impresa presso cui è assunto. Non meno importante è inoltre l’obiettivo della condivisione dell’attivita’ di formazione in materia di sicurezza sul territorio da parte delle Associazioni di categoria che garantirebbe alle imprese del comparto una più ampia base in termini di risorse umane già formate sulle tematiche della sicurezza sui luoghi di lavoro ed ai lavoratori stessi maggiore sicurezza. Spesso però il datore di lavoro ricorre agli enti di formazione o alle associazioni di categoria che espletano questo tipo di supporto solo quando sono stati raggiunti da avviso di ispezione.

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