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PARLARE DI MATERNITÀ, delle difficoltà, non solo economiche, che incontra una donna che “sceglie” di diventare madre. Su questo piano va riportata la discussione che va avanti da giorni. Le critiche al disegno di legge “Misure di sostegno sociale alla maternità e alla natalità” non sono, come da più parti è stato sostenuto, solo steccati ideologici innalzati da donne agguerrite che non vogliono comprendere il valore sociale della maternità, la sacralità della vita e le buone intenzioni dei firmatari di questa proposta.

Se da più parti si è innalzata un’unica voce di disapprovazione, ciò dovrebbe far riflettere.

I nostri Consiglieri regionali potrebbero fermarsi, interrogarsi sul perché della protesta e immaginare un nuovo progetto di legge. 

Non pare, invece, che vi sia stato alcun ripensamento da parte degli schieramenti politici, né tantomeno dei singoli.

Le donne lucane non meritano neanche una risposta?

Non vogliamo una polemica sterile ma solo un confronto per aprire nella nostra Regione un dibattito sul sostegno alla maternità.

In questo panorama di risposte disattese, però, qualcosa comincia a muoversi.

Sabato scorso sono stata all’Ospedale San Carlo dove il team amministrativo e sanitario ha presentato il percorso “Vicini alla nascita”, proprio nel giorno dell’ 8 marzo, data simbolica per le donne e di certo non scelta a caso.

Uno dei modi giusti da cui ripartire per sostenere le neo mamme.

Aree di sosta dedicate le donne in gravidanza, fidelity card anche per viaggiare gratis sui mezzi pubblici urbani, un numero verde dedicato, corso di accompagnamento alla nascita gratuito, diagnosi prenatale,  accesso libero nei reparti per le prestazioni, nuove sale parto, donazione del  sangue cordonale, banca del latte materno, programma donna in forma per il post parto…

Ho visto dirigenti entusiasti, medici fieri di far parte di un progetto, infermieri e ostetriche pronte a intraprendere una nuova sfida accanto alle donne.

Anche il logo del progetto, ha spiegato il direttore Maruggi, rappresenta un sorriso.

Forse, il sorriso della nascita ma di certo anche quello delle mamme che vedranno il loro percorso un po’ più semplice, sicuro, pieno di attenzioni per la propria salute e quella del bambino.

Tante piccole e grandi novità che sostengono le madri fin dal primo momento.

Una delle cose ben fatte nella nostra Regione. Quello di cui le donne hanno bisogno, un vero e concreto sostegno per la maternità.

È necessario, quindi, che alcuni rappresentanti della politica lucana comprendano che la natalità non si sostiene combattendo l’interruzione volontaria di gravidanza ma che sono necessari aiuti economici per le madri con difficoltà, servizi di qualità, sostengo per la conciliazione famiglia e lavoro, asili nido e un welfare a dimensione di donna.

Mi piacerebbe che nessun valore etico e di parte entrasse nelle stanze regionali, sperando di scalfire anni di lotte per i diritti delle donne.

Vorrei che le donne, tutte, ricominciassero di nuovo a far sentire la propria voce, che parlassero dei propri bisogni, dei propri diritti.

Abbiamo bisogno di una Regione capace di ripartire dalle donne.

*avvocato

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