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«NEL prossimo incontro del Consiglio Regionale di Basilicata del Fai sarà  utile portare in discussione  proprio la situazione dell’archeologia nel Metapontino e proporrò che una delle prossime iniziative del Fai Basilicata come ad esempio la “Giornata Fai di primavera o la Faimarathon” si svolgano proprio nel territorio metapontino in favore dei siti archeologici».

Ad annunciarlo è Antonio Racano del Fai Basilicata, che annuncia anche la discussione sull’opportunità di «coinvolgere i giovani soci riuniti nel Fai Giovani durante l’estate con iniziative a favore dei siti archeologici dell’arco jonico.

Il verificarsi di ben tre episodi di allagamento -spiega ancora Racano- dell’area archeologica di Metaponto in soli tre anni, certo fa pensare che non sia solo un caso o una fatalità, ma che esistano condizioni oggettive che consentono alle acque piovane e fluviali di permanere e sommergere l’area archeologica.

Pertanto, a seguito di una attenta analisi delle cause che consentono tale calamità, andranno presi provvedimenti urgenti ed indifferibili volti a tutelare i preziosi reperti dell’area da ulteriori probabili allagamenti.

L’area archeologica è affidata alla cura e gestione  della Soprintendenza dei Beni archeologici della Basilicata, che ha la responsabilità di proporre tutti quegli interventi ed opere volte a mantenere inalterato il bene oggetto di tutela.

Non mi sono note le proposte e gli interventi messi in atto dalla Soprintendenza dei Beni archeologici della Basilicata a seguito delle passate alluvioni subìte dall’area archeologica di Metaponto al fine di difendere tali reperti da un eventuale ripetersi degli eventi alluvionali.

Il Fondo Ambiente Italiano, ed in particolare il consiglio regionale di Basilicata dell’associazione, nella persona del presidente regionale Maria Xenia d’Oria, mostra particolare attenzione sullo stato del patrimonio archeologico del Metapontino.

Prenderemo contatti con il soprintendente, per concordare insieme le azioni più utili che vedano il Fai parte attiva nella proposta di tali siti all’attenzione dei lucani e dei visitatori di fuori regione».

Una decisione importante, che va nella direzione di sensibilizzare ancora di più, semmai ce ne fosse bisogno, sull’importanza dell’area archeologica metapontina nella promozione del territorio, ma soprattutto nella conservazione del patrimonio identitario della nostra civiltà.

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