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CATANZARO – «La criminalità organizzata pretende che, quando una ditta installa un cantiere sull’area nella quale la cellula di ‘ndrangheta esercita il suo controllo, la ditta si metta a posto». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, a margine della conferenza stampa tenuta oggi a Catanzaro dopo l’operazione che ha svelato una tentata estorsione aggravata dalla modalità mafiosa ai danni di una ditta impegnata in lavori pubblici in provincia di Vibo Valentia (LEGGI LA NOTIZIA).
Lombardo ha aggiunto: «Fare impresa in Calabria è difficile. Anche per le imprese ad alta specializzazione che vengono da fuori le difficoltà sono enormi. E se il cantiere tocca diverse aree, non è detto che sia sufficiente mettersi a posto una sola volta e questo – ha concluso il procuratore – crea, naturalmente, grandi problemi e impedisce alla Calabria uno sviluppo sereno e adeguato alle sue potenzialità».

 

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