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«MI ha detto così: “Solo per te mi dispiace”. Ma non so perché».

Parla con un filo di voce Francesco Lauria, il fratello minore di Giovanni, zio di Giuseppe Derose e del figlio di sua sorella e dell’assassino, Antonio Saponara. Il suo e’ quasi un sibilo dopo ore pianti e urla strazianti davanti alla caserma dei carabinieri.

Per lui non c’è bisogno del condizionale per raccontare quello che è successo. Perché ieri mattina era seduto sul sedile posteriore del pick up e ha visto con i suoi occhi quello che è successo. Saponara ha sparato e poi ha rivolto l’arma contro di lui. Ma a quel punto si è fermato, ha detto quella frase insensata e se n’è andato. «Camminava tranquillo come se niente fosse con il fucile in mano».

Saponara è un cacciatore di cinghiali, ed era armato di un fucile calibro 12, caricato a pallettoni. Ma anche ammesso che dopo aver ucciso Giovanni Lauria e Giuseppe Derose avesse finito i colpi poteva sempre ricaricarlo piuttosto di lasciare un testimone. Invece no. E’ come se avesse voluto graziarlo. Magari perché non c’era la sera prima quando è scattata la zuffa per quei poveri ciuffi d’erba. O perché Francesco, a differenza delle vittime, è sposato e ha gia’ 3 figli piccoli.

Erano circa le 8, quando Saponara si è nascosto dietro una siepe lungo la strada interpoderale di quella campagna isolata, in attesa che passasse l’auto delle vittime, evidentemente ben conoscendone abitudini e orari. Infatti, zio e nipote sono arrivati poco dopo.

Poi ha sparato a bruciapelo, mentre i due parenti si trovavano ancora nell’auto, uccidendoli sul colpo.

Secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, si è dileguato nella boscaglia, a poche centinaia di metri dal luogo del tragico omicidio. Lo hanno trovato tre ore dopo a casa della madre. Era tranquillo.

L’allarme è scattato quasi subito, quando il proprietario di un terreno confinante ha udito le urla lancinanti di Francesco, in evidente stato di shock, avendo assistito ad una mattanza che probabilmente non dimenticherà mai più. Sulla scena del crimine sono immediatamente accorsi i carabinieri della Stazione cittadina, i quali hanno disposto tutti i rilievi in attesa del pubblico ministero Anna Franca Ventricelli, che coordina le indagini.

Anche Saponara è padre di un figlio avuto con la sorella di Giovanni Lauria, con la quale convive a Cirigliano da 3 anni; è stato subito individuato e portato in caserma, insieme alla convivente e altre persone informate dei fatti. Un dramma familiare senza precedenti nelle due piccole comunità della Montagna materana, dove spesso attriti e risentimenti per questioni di proprietà portano a perdere tragicamente il controllo.

l.amato@luedi.it

 

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