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ANCORA truffe agli anziani che, soli e spesso indifesi, si lasciano derubare. E spesso si tratta di oggetti che più che valore economico hanno valore affettivo, quindi il dolore è maggiore. E’ successo a Vietri di Potenza nei giorni scorsi e sembra stia accadendo sempre più spesso nel capoluogo. Tanto che la Polizia locale ha deciso di stilare un decalogo per cercare di mettere in allerta gli anziani.

«Quello delle truffe agli anziani – spiega il comandante della Polizia Locale, Donato Pace – è un fenomeno che già da tempo, anche qui a Potenza, ha subito un’impennata notevole e quindi è divenuto argomento di primaria importanza da affrontare e analizzare. L’età, la solitudine, un reddito medio – basso, rappresentano elementi che rendono le persone anziane più vulnerabili ai raggiri. La carenza di informazioni, la difficoltà ad avvicinare gli anziani, che si sentono insicuri e diffidenti, molto spesso soli, sono il limite che la Polizia Locale, nell’ottica di diffondere la cultura della legalità, vuole superare».

Così, su indirizzo del sindaco Dario De Luca, sensibile ed attento al fenomeno delle truffe e delle violenze agli anziani, sono stati predisposti alcuni suggerimenti che potranno aiutare gli anziani ad affrontare con più consapevolezza l’esposizione a truffe.

Primo consiglio: Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.

2) Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo.

3) Nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarirvi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113 o il 112.

4) Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili. 

5) Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione.

6) Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un operatore di polizia, ovvero una compagnia sicura. 

7) Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. 

8) Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato. 

9) Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.

10) Di solito i truffatori si presentano in coppia. Spesso si spacciano per amici del figlio, di cui forniscono il nome e con la scusa di dovergli portare dei soldi con urgenza si fanno dare denari in contanti inscenando false telefonate.

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