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L’assemblea di domenica mattina a Potenza

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POTENZA – Prima un candidato governatore 5 stelle, e soltanto dopo, forse, le intese con chi vorrà sostenerlo. E manco con tutti. E’ questa la “linea” dei pentastellati lucani che è emersa domenica mattina dall’assemblea regionale convocata al Grande albergo di Potenza per discutere delle elezioni regionali della prossima primavera. Una intensa mattinata in cui si sono susseguiti una trentina di interventi di attivisti e portavoce.

Il risultato è stata la convergenza della stragrande maggioranza dei presenti su un unico punto, ovvero la necessità di individuare un candidato governatore del Movimento 5 stelle.

Già sulla definizione dello schieramento che dovrebbe sostenerlo, infatti, sono riemerse le divisioni in almeno tre fazioni. Da un parte quelli che vorrebbero una corsa in solitaria, come 5 e 10 anni fa. E dall’altra una sparuta minoranza che nel nome dell’intesa sarebbe disposta a dire sì anche al candidato governatore civico di cui tanto si parla all’interno del Pd e del resto del centrosinistra. Quindi nel mezzo chi è disposto a dire sì al Partito democratico e alleati ma pretende che tra i candidati nelle loro liste per un posto in Consiglio regionale non compaiano personalità discusse.

Su tutte l’ex governatore Marcello Pittella. A spingere per un’intesa senza insistere più di tanto nella rivendicazione della guida della coalizione sarebbero, in particolare, gli esponenti pentastellati più vicini all’amministrazione comunale di Matera guidata dal sindaco Domenico Bennardi. Amministrazione che in caso di accordo col Pd vedrebbe depotenziarsi l’opposizione in consiglio comunale. Dove a oggi i democratici siedono all’opposizione.

Da questo fronte, durante l’assemblea, sarebbe arrivata persino l’apertura al sostegno a quel candidato governatore «civico», che è il profilo in cui molti, soprattutto nel Pd, rivedono il re delle coop bianche lucane, Angelo Chiorazzo. A prevalere, però, sono state di gran lunga le voci per le quali l’individuazione di un candidato governatore M5s sarebbe l’unica garanzia possibile per l’alleanza col Pd e il resto del centro-sinistra. Un po’ come avvenuto nei mesi scorsi in Molise, dove è stato candidato l’ex sindaco di Teramo, e in Sardegna, dove si voterà sempre la prossima primavera, e la candidatura a governatore pare destinata ad andare a una deputata del Movimento.

In questo senso i nomi che vanno per la maggiore sono quelli del presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano, e dell’ex sindaca di Pisticci, Viviana Verri. Ma sullo sfondo resta anche una personalità come l’ex deputata Mirella Liuzzi, già sottosegretario allo Sviluppo economico. E in caso di compromesso tra i nomi più accreditati non manca mai quello del presidente della provincia di Matera, Piero Marrese.

Altra questione difficile da superare, poi, è la resistenza di diversi attivisti alla possibilità di correre assieme a una lista, Azione, che candidi al suo interno Pittella. Un veto, questo nei confronti dell’ex governatore, su cui resterebbe attestato anche un pezzo del Pd che non gli ha perdonato il tradimento alle scorse elezioni politiche, col passaggio ad Azione. Inclusi gli stessi sostenitori di Chiorazzo.

Sabato prossimo i pentastellati lucani si sono già dati appuntamento per un prosieguo della discussione sui temi da mettere al centro di un programma da sottoporre ai lucani.

Successivamente toccherà al deputato e coordinatore regionale del Movimento, Arnaldo Lomuti, provare a fare sintesi tra le varie posizioni in campo, e valutare il modo migliore per affrontare le fasi successive della campagna elettorale.

Restano congelate, insomma, le primarie annunciate ad agosto per decidere, tra gli iscritti, il candidato del Movimento da proporre agli alleati. Anche perché è chiaro che se il Pd e il resto del centrosinistra insisterà per un candidato civico non avrebbe senso individuare un nome “politico”.

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