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Lei è tosta. Ma tanto tosta: sa come gestire ogni situazione e le cose, di certo, non te le manda a dire. Il nuovo assessore (o per dirla alla Boldrini la nuova assessora) del Comune di Potenza, Annalisa Percoco, ha stile e non solo perchè non ha rinunciato alla propria femminilità. Lei ha soprattutto quel savoir-fare gestionale che spesso viene abbandonato quando acquisti qualche carica.

Annalisa l’ho conosciuta per sbaglio un po’ di mesi fa via twitter parlando del più e del meno: dalla programmazione comunitaria alle scarpe, dalla crescita territoriale agli aperitivi. Insomma, discorsi tra donne. Finchè poi ho avuto il piacere di conoscerla personalmente.

E quei discorsi da 140 caratteri sono diventati aperitivi di due ore.

E’ facile essere di parte con una come lei: è intelligente, sa fare il suo lavoro, sa mettersi in gioco ma sa anche capire qual è il momento per prendersi poco sul serio. E quando l’ho invitata a raccontare il suo armadio. Ovviamente, non si è tirata indietro. Anzi, c’è bastato un minuto per lasciarle dire che la sua passione sono le scarpe.

E sulle scarpe, con me, sfonda una porta aperta.

Le scarpe. Ma perchè hanno questa presa sulle donne?

Beh, forse perché nell’immaginario simbolico è un retaggio culturale se vogliamo anche legato all’infanzia, se penso all’associazione tra Cenerentola e la sua scarpetta di cristallo.

Al di là di questo, credo che la scarpa sia per una donna un accessorio indicatore di personalità (ci sarà sempre la scarpa giusta per ogni stato d’animo, ogni situazione, ogni età ecc.). Credo che anche il modello o il colore non siano mai scelte casuali!

Infine, credo che la scelta della scarpa nasconda anche un significato implicito di scelta della propria autonomia e indipendenza (intellettuale prima di tutto).

Quante paia di scarpe nascondi gelosamente nella tua scarpiera? Il tacco più alto che hai e il modello che più ti piace?

Mmmmm. Ho perso il conto… Una curiosità? Mi manca sempre un modello, un colore; insomma, una scusa per acquistarne di nuove.

Preferisco le ballerine e gli stivali (rigorosamente bassi).

Le scarpe con il tacco più alto: quelle del mio matrimonio (tacco 7!!!).

Non c’è niente da fare, la scarpa riesce a donare non solo un buon portamento a chi la indossa, ma riesce anche a far acquisire consapevolezza in ciò che fai. É vero questo?

Si, la scarpa, a mio avviso, è perfetta alleata. La scelgo sempre in funzione della giornata che mi attende e degli impegni da affrontare, ovviamente ben abbinata all’abbigliamento.

Quando vai alle riunioni di Giunta, come ti vesti? E per fortuna che non sei l’unica donna…

In Giunta mi vesto… “alla Annalisa”. Non ho assolutamente cambiato il mio modo di essere (e non solo nel modo di vestire). In qualsiasi cosa io faccia (essere in ufficio, uscire con gli amici, andare a pranzo dai miei, andare in Giunta o in Consiglio, essere relatrice a un Convegno ecc.) ho bisogno di sentirmi adeguata, innanzitutto con me stessa.

Abbigliamento e Istituzioni: c’è una regola da seguire?

La regola da seguire? Quella del bon ton e della sobrietà. Lo impongono i tempi e la complessità dei problemi da gestire.

A noi donne piace sognare. Leggiamo un libro e ci immedesimiamo nei personaggi, sfogliamo le riviste e immaginiamo di indossare un abito da sogno. Un bene o un male?

Assolutamente un bene. “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”. Sognare fa bene all’anima e a darsi obiettivi, anche difficili da perseguire.

Sono da poco terminate le sfilate: Milano, New York, Londra, Parigi. Ma tu sei una che segue le tendenze o preferisci crearti un tuo stile che vada al di là delle mode?

Seguo la moda. Mi piace leggere le riviste di settore, seguire le sfilate e le tendenze. Ma non rinuncio mai alla mia indipendenza e alla  facoltà di  selezionare sulla base del mio gusto e del mio modo di essere. Non tutto sta bene a tutti! Ricordo, qualche anno fa, la moda dei pantaloni a zampa d’elefante… nonostante fosse dilagante…non ne ho mai posseduto né indossato uno!

 Raccontati attraverso gli abiti. Sei più una donna gonna o una donna pantalone? Meglio il casual o l’elegante?

Sono sicuramente una donna pantalone, che preferisce il casual raffinato. Adoro le maglie, ricercate, particolari, dai toni english. L’altra mia grande e sfrenata passione le borse. Ne ho davvero di ogni genere, di ogni target, di ogni forma, anche se ho ormai maturato una certa preferenza per Etro.

Tra le poche occasioni in cui ho dovuto optare per l’elegante… il matrimonio di mio fratello e… il mio!

Qual è lo stilista che ti rappresenta di più? O magari l’abito che avresti voluto avere nell’armadio.

Lo stilista che più mi rappresenta è sicuramente Brunello Cucinelli. Mi affascina il suo stile, le sue collezioni, la sua storia, la sua cultura: il suo essere imprenditore edotto e illuminato.

E infine, come sempre, il tuo sogno nell’armadio….

Il mio sogno nel cassetto…adoro il musical “Mamma mia”, l’ho visto a Broadway, ho studiato danza per tanti anni e poi ho interrotto per gli impegni di studio. Mi piacerebbe essere una ballerina performer di questo musical.

 

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