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In scena al “Don Bosco” la commedia “Offresi governatore di…vertente”
Con gli occhi del cittadino 
La politica (e la realtà attuale) vista dai ragazzi di “Gioventubruciata” 
UNO spaccato della politica lucana ma in chiave comica e da un punto di vista privilegiato: quello dei cittadini. E’ il sentire comune della gente quello che è andato in scena venerdì sera al teatro Don Bosco di Potenza grazie al gruppo teatrale “Gioventubruciata”. 
Una commedia corale, di circa 26 attori, tutti giovani, ben gestita sia per la presenza scenica che per il racconto del regista e sceneggiatore – nonché attore per la prima volta con la compagnia – Tonino Nella. “Offresi governatore di…vertente”, questo il titolo dello spettacolo, è la storia di due genitori che vogliono incoraggiare il proprio figlio, emigrato a Roma, a intraprendere la carriera politica come governatore della Basilicata. Per convincerlo mettono in scena un farsa che coinvolge amici, conoscenti, coinquilini. Il protagonista è in realtà sicuro che la commedia sia stata architettata dalla madre per spingere il papà a buttarsi in politica come tanti anni fa. Come lui lo spettatore, che solo nell’atto finale scopre, insieme al ragazzo, che il tutto era stato pensato per lui. 
Una sorta di “The Truman show”, ricco di equivoci, battute esilaranti ma anche tante riflessioni. Il tema dello spettacolo è stato concepito quasi un anno fa, quando nessuno avrebbe pensato che la sua rappresentazione sarebbe coincisa con le attuali elezioni regionali. Una coincidenza che ha amplificato ulteriormente il messaggio che la compagnia ha voluto lanciare dalla “piazza di Don Bosco”, come l’ha definita un credibilissimo Beppe Grillo interpretato da Francesco Nella. E’ l’unico personaggio chiaramente riconoscibile e che si ispira concretamente alla realtà. Per il resto nessun politico lucano in particolare viene rappresentato. Ciò che emerge in maniera preponderante è come il cittadino lucano guarda alla politica locale. Le incompiute, le strade, i collegamenti, il petrolio, il lavoro, l’emigrazione intellettuale. Le incongruenze di ponti che cadono a pezzi e di proposte inutili. Mentre il popolo lucano di alternative ne ha a bizzeffe. Le bellezze naturali, le tradizioni, una diversa gestione dell’acqua e delle sorgenti. Si percepisce per tutta la durata dello spettacolo finchè lo sceneggiatore lo rende evidente in una sorta di omaggio alla Basilicata, quando una vera e propria poesia, scritta dallo stesso Tonino Nella, accompagna un susseguirsi di immagini: i nostri anziani, le alluvioni del Metapontino, la fermata del pullman in partenza per Roma. E poi i Sassi di Matera, i campi di grano, la pasta di casa. Non si sa se il ragazzo alla fine accetterà la sfida. “Offresi governatore di…vertente” mette però agli atti un aspetto che non si può trascurare: la gente chiede cambiamento. 
Anna Martino

UNO spaccato della politica lucana ma in chiave comica e da un punto di vista privilegiato: quello dei cittadini. E’ il sentire comune della gente quello che è andato in scena venerdì sera al teatro Don Bosco di Potenza grazie al gruppo teatrale “Gioventubruciata”. Una commedia corale, di circa 26 attori, tutti giovani, ben gestita sia per la presenza scenica che per il racconto del regista e sceneggiatore – nonché attore per la prima volta con la compagnia – Tonino Nella. “Offresi governatore di…vertente”, questo il titolo dello spettacolo, è la storia di due genitori che vogliono incoraggiare il proprio figlio, emigrato a Roma, a intraprendere la carriera politica come governatore della Basilicata. Per convincerlo mettono in scena un farsa che coinvolge amici, conoscenti, coinquilini. 

 

Il protagonista è in realtà sicuro che la commedia sia stata architettata dalla madre per spingere il papà a buttarsi in politica come tanti anni fa. Come lui lo spettatore, che solo nell’atto finale scopre, insieme al ragazzo, che il tutto era stato pensato per lui. Una sorta di “The Truman show”, ricco di equivoci, battute esilaranti ma anche tante riflessioni. Il tema dello spettacolo è stato concepito quasi un anno fa, quando nessuno avrebbe pensato che la sua rappresentazione sarebbe coincisa con le attuali elezioni regionali. Una coincidenza che ha amplificato ulteriormente il messaggio che la compagnia ha voluto lanciare dalla “piazza di Don Bosco”, come l’ha definita un credibilissimo Beppe Grillo interpretato da Francesco Nella. 

E’ l’unico personaggio chiaramente riconoscibile e che si ispira concretamente alla realtà. Per il resto nessun politico lucano in particolare viene rappresentato. Ciò che emerge in maniera preponderante è come il cittadino lucano guarda alla politica locale. Le incompiute, le strade, i collegamenti, il petrolio, il lavoro, l’emigrazione intellettuale. Le incongruenze di ponti che cadono a pezzi e di proposte inutili. Mentre il popolo lucano di alternative ne ha a bizzeffe. Le bellezze naturali, le tradizioni, una diversa gestione dell’acqua e delle sorgenti. Si percepisce per tutta la durata dello spettacolo finchè lo sceneggiatore lo rende evidente in una sorta di omaggio alla Basilicata, quando una vera e propria poesia, scritta dallo stesso Tonino Nella, accompagna un susseguirsi di immagini: i nostri anziani, le alluvioni del Metapontino, la fermata del pullman in partenza per Roma. E poi i Sassi di Matera, i campi di grano, la pasta di casa. Non si sa se il ragazzo alla fine accetterà la sfida. “Offresi governatore di…vertente” mette però agli atti un aspetto che non si può trascurare: la gente chiede cambiamento.

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