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“Dividi i compiti e moltiplica il successo”. E’ il motto che ha seguito il lavoro di squadra dei sei giovani neo laureati coinvolti nella realizzazione dell’opera “Il Miglio artistico” dell’artista messicano Raymundo Sesma per l’integrazione paesaggistica del Centro Olio Val d’Agri (COVA).

Un’esperienza entusiasmante, che i tirocinanti hanno presentato ieri mattina, nel corso del workshop “La Bellezza ritrovata: il nuovo paesaggio industriale tra arte e architettura” organizzato dall’Università della Basilicata in collaborazione con Eni e LAND, studio di architettura del paesaggio di fama europea. Una giornata dedicata all’approfondimento del tema dell’arte e della tecnica a supporto del territorio, che ha visto la partecipazione di istituzioni locali, professori e artisti di fama mondiale.

Dopo i saluti iniziali affidati al vice Sindaco di Viggiano, Giovanni Damiano, al Prorettore dell’Unibas, Michele Perniola e al Responsabile del Distretto Meridionale Eni, Enrico Trovato, il convegno ha ospitato una serie d’interventi sui temi del paesaggio, dell’arte e dell’architettura, ma soprattutto il contributo dei ragazzi che hanno lavorato su tre macrofasi: “Tracciamento e pitturazione”, “Illuminazione” e “Ripristino del verde”.

E le abilità acquisite hanno riguardato – come hanno evidenziato durante l’intervento “La nostra esperienza in Un Quadro” – “strumenti legati alla progettazione e allo svolgimento di un’opera dal respiro internazionale; strumenti legati alla progettazione e allo svolgimento di un’opera dal respiro internazionale; il consolidamento delle conoscenze accademiche grazie al dialogo tra le diverse figure professionali coinvolte all’interno del progetto e l’applicazione di interventi di riqualificazione al fine di ridurre l’impatto e favorire la mitigazione ambientale”.

“E’ stato un’esperienza significativa – ha evidenziato la tirocinante Dafne Scioscia – che ci ha permesso di analizzare e valutare direttamente di persona e in sito il progetto che ha una certa rilevanza internazionale. E speriamo che questo possa essere un trampolino di lancio per inserirci magari in questo ambiente”. Il seminario è stata anche l’occasione per presentare il nuovo corso di laurea triennale dell’Unibas, in “Scienza della Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Paesaggistica e Ambientale” a Matera, rivolto a giovani interessati ad acquisire competenza nella pianificazione e in tutti i processi di trasformazione sostenibile della città e del territorio. A presentarlo , la coordinatrice Cdl, la professoressa Paola D’Antonio. Un focus sul “Paesaggio rurale tra sviluppo e tradizione” e su “Paesaggi, Paesaggisti e Processi Contemporanei” è stato fatto dai docenti universitari, Michele Perniola e Minnini. A seguire ha avuto luogo l’inaugurazione de “Il Miglio Artistico”, l’opera dell’artista messicano Sesma. Si tratta della prima fase, insieme alla riprogettazione degli spazi verdi esterni ed interni all’impianto, di un più ampio progetto di valorizzazione paesaggistica e architettonica del Centro Olio Val d’Agri avviato da Eni insieme a LAND. Un progetto che punta alla creazione di un nuovo ecosistema produttivo, simbolo di convivenza tra industria e ambiente e che vedrà, nei prossimi due anni, ulteriori interventi su più item del COVA.

I lavori sono iniziati a fine giugno e si sono conclusi in questi giorni, svelando un’opera d’arte contemporanea all’aperto che si candida ad essere una delle più estese al mondo. Mille e ottocento metri dipinti seguendo il disegno del maestro Sesma, da una squadra di circa 40 operai. Non solo addetti ai lavori, tutti locali, ma anche giovani tirocinanti neo laureati dell’UniBas, provenienti da diverse facoltà, per i quali l’esperienza dello stage ha rappresentato un’opportunità unica di approfondimento. Insieme ai lavori del Miglio Artistico, con una illuminazione dedicata lungo tutta la recinzione, sono stati conclusi anche quelli per il verde esterno e interno del Centro Olio. Per l’illuminazione notturna è stato realizzato un gioco di luci studiato appositamente per esaltare un’opera in grado di dare nuovo valore paesaggistico a un’architettura prettamente industriale. Per la riqualificazione del verde esterno e interno, invece, sono state scelte specie arbustive piantate secondo geometrie particolari che restituiscono dinamismo e colore all’area, in particolare durante i periodi di fioritura.

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