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FIUMEFREDDO (CS) – In quella che appariva a Fiumefreddo come una tranquilla mattinata di fine estate, improvvisamente ben quattro Canadair della squadra antincendio regionale, si sono levati in volo per tentare di sedare un rogo di notevolissime dimensioni, divampato nelle campagne di San Biase.

Nello specifico incendio scoppiato nelle aree boschive che circondano la contrada di Fiumefreddo, per la strada provinciale, che proprio da San Biase conduce attraverso le montagne fino Cosenza. Numerosi i viaggi effettuati dalla squadra volante che a turno si sono riforniti in mare al largo di un noto stabilimento balneare, sollecitando curiosità e momenti da immortalare degli ultimi turisti rimasti. Intervenute tutte le unità di soccorso, rimane da interrogarsi sulla matrice del rogo, spesso di natura dolosa, sui costi che verranno addebitati ai cittadini, e su precauzioni e sanzioni che sistematicamente comuni province e regioni, non applicano.

Leggi che stabiliscono il blocco di edificabilità e pascolo per ben 15 anni, in perimetri circoscritti dalle fiamme continuamente disattese, che fanno si che il nostro verde le nostre montagne siano in pieno potere di pochi individui capaci in questo modo di annientare un patrimonio ambientale straordinariamente affascinante.

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