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BOLOGNA – Sono una trentina le richieste di costituzione di parte civile avanzate nell’udienza preliminare di “Aemilia”, il processo di ‘ndrangheta con 219 imputati al via in un padiglione della Fiera di Bologna. In maggioranza sono enti o associazioni, mentre solo quattro per ora sono i privati cittadini che hanno chiesto di costituirsi in riferimento a capi di imputazione che li vedono come danneggiati. La richiesta di rinvio a giudizio dei Pm della Dda ne individuava, invece, quasi novanta.

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Tra chi, secondo quanto si apprende, ha avanzato la richiesta, che verrà valutata dal Gup Francesca Zavaglia, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia e il Comune di Reggio Emilia, la Provincia di Modena, i Comuni reggiani di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo, quello parmense di Sala Baganza e quello modenese di Finale Emilia. Ci sono sindacati, come Cgil Emilia-Romagna e di alcune province della regione, Uil, Cisl, poi Fita-Cna, Confindustria associazione anti-racket; poi l’associazione stampa Emilia-Romagna e l’ordine dei giornalisti regionali; associazioni come Legambiente, Arci, Libera Avviso Pubblico, associazione antimafia Paolo Borsellino, Sos Impresa, associazione nazionale Caponnetto; infine lo Stato con i ministeri dell’Interno, dell’Ambiente e l’Agenzia delle entrate. 

La prima seduta dell’udienza preliminare è terminata nel tardo pomeriggio. Dopo il deposito e l’illustrazione delle richieste di costituzione di parte civile, il giudice Francesca Zavaglia ha aggiornato la seduta a lunedì, saltando così l’udienza fissata per venerdì, in modo da dare tempo alle difese di preparare le controdeduzioni alle istanze di costituzione.

Non pochi sono i difensori che si sono lamentati delle difficoltà dettate dalle dimensioni del processo, inizialmente con 219 imputati a cui sono state oggi riunite le 23 posizioni del troncone bis dell’indagine.

IL PROCESSO. Si tratta dell’udienza preliminare del procedimento a carico della ‘ndrangheta su cui la Dda di Bologna ha condotto un’indagine che ha portato a scoprire il radicamento della criminalità organizzata calabrese nel tessuto economico-imprenditoriale regionale. Stamattina in aula, per il via dell’udienza preliminare, c’era anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Le procedure di identificazione sono cominciate alle 8.30, come previsto. La Procura di Bologna sarà rappresentata oggi anche dal procuratore reggente Massimiliano Serpi. L’udienza è cominciata formalmente poco prima delle 11 davanti al Gup Francesca Zavaglia, con l’appello dei presenti. La Procura è rappresentata inoltre dai Pm che hanno coordinato le indagini, Marco Mescolini, Beatrice Ronchi e Enrico Cieri. Oltre agli imputati, una quarantina di detenuti e una decina al 41 bis collegati in video. All’esterno della Fiera, presente anche un presidio di alcuni esponenti di Libera e di altre associazioni. 

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