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COSENZA – Non soggiaceva ai suoi giochi perversi e per punizione la picchiava. L’arrestato, S.C., di 41 anni, è accusato di maltrattamenti in famiglia.

Secondo quanto reso noto, gli agenti delle Volanti di Cosenza sono intervenuti in casa dell’uomo su richiesta della convivente che aveva segnalato una violenta lite in atto. La donna, al sesto mese di gravidanza, aveva numerosi lividi al viso e sulle gambe e lamentava forti dolori all’addome a causa dei pugni ricevuti da parte del compagno. Secondo quanto riferito dalla vittima, la lite era scaturita dal suo rifiuto ad acconsentire all’ennesima richiesta di praticare sesso estremo.

La donna ha comunque riferito agli inquirenti di aver subito continui soprusi e percosse, Anche in presenza dei poliziotti intervenuti, l’uomo ha tentato più volte di scagliarsi contro la donna. La vittima, dopo essere stata accompagnata dal personale del 118 in ospedale, è stata trasferita, con i due figli minorenni che avevano assistito ai fatti, in una struttura protetta della provincia di Cosenza. 

Spadafora, secondo quanto riferito dagli inquirenti nel corso di una conferenza stampa, è già noto alle forze dell’ordine, anche per fatti simili. La donna si è opposta alla pratica sessuale ed è stata per questo picchiata tanto da riportare ferite e contusioni con una prognosi di 10 giorni. La vittima è  stata rinchiusa in uno stanzino da dove e’ riuscita a telefonare alla Polizia che l’ha soccorsa e portata in ospedale.

«Anche in nostra presenza l’uomo, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha continuato a scagliarsi contro la convivente, con grande impeto», ha detto ai giornalisti il responsabile della Squadra volante della Questura di Cosenza, Cataldo Pignataro. «Abbiamo evitato conseguenze più gravi – ha aggiunto – solo grazie alla tempestività del nostro intervento».

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