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POTENZA – La possibilità di effettuare le nuove analisi sulla presenza di amianto nelle aree attorno ai prefabbricati Api, un’ottantina in tutto e in amianto, l’inserimento di Bucaletto nelle aree da monitorare nel Centro studi Val D’Agri così come da programma della nuova finanziaria regionale, un’immediata pulizia dei depositi lasciati con l’abbattimento dei prefabbricati dove adesso sorgono i 34 alloggi popolari difronte la Caritas.
Questi i risultati ottenuto al primo appuntamento del tavolo tecnico per Bucaletto, che si è riunito ieri in viale Verrastro al dipartimento Ambiente. Dopo i vari incontri direttamente nel quartiere degli assessori regionali all’Ambiente Aldo Berlinguer e alla Sanità Flavia Franconi per vedere in loco i disagi in cui vivono i residenti della Cittadella, finalmente sono state accolte le istanze dei cittadini che da tempo chiedono un tavolo ad hoc attorno al quale riunire i soggetti che a vario titolo si occupano dei tanti problemi del quartiere.
Il tavolo vede la partecipazione dei due assessori regionali Berlinguer e Franconi – quest’ultima però ieri assente – il sindaco Dario De Luca, anche lui impossibilitato a partecipare ieri per i problemi amministrativi del Comune di Potenza, il direttore dell’Arpab – altro mancante all’appello ieri sebbene sostituito da un funzionario – rappresentanti Asp e Asi, insieme a Caritas e all’associazione di promozione culturale La Nuova Cittadella.
«Il tavolo – spiega quest’ultima – è stato chiesto per realizzare una sorta di cronoprogramma per affrontare di volta in volta le questioni più spinose che per il momento si possono raggruppare in tre categorie: ambiente, condizioni igienico sanitarie e infrastrutture».
L’obiettivo primario dell’associazione è uscire alla fine con un documento condiviso da tutte le parti. Tante le questioni infatti ancora lasciate in sospeso. Come la richiesta di screening sulla popolazione residente a Bucaletto delle varie patologie di cui è affetta, specialmente respiratorie. Le condizioni igienico sanitarie della gran parte dei prefabbricati sono infatti disastrose.
Molte non sono a norma per quanto riguarda gli impianti elettrici e tanti sono i casi di incendi per questi motivi. Il degrado urbano, infine, si lega necessariamente a quello sociale. Bucaletto da anni vive nell’emergenza, tra crescita di episodi di microcriminalità e avanzata povertà.
Da qualche giorno per questo motivo è stato istituito il famoso Nod, l’ufficio tecnico del Comune aperto tre giorni a settimana per offrire soprattutto assistenza tecnica per quanto riguarda la manutenzione dei prefabbricati.
A breve, inoltre, dovrebbero arrivare anche due vigili urbani fissi con il compito di sorvegliare il quartiere. Ovvio che il problema atavico di Bucaletto resta quello degli alloggi: «la graduatoria provinciale – denuncia La Nuova Cittadella – non può bastare». Del recente aumento esponenziale degli affitti comunali se ne discuterà con il sindaco in separata sede e a condizioni amministrative più stabili.

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