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La Commissione europea ha risposto a una interrogazione del portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini sulle autorizzazioni concesse a giugno 2014 dalla Regione Basilicata per la costruzione di quattro impianti per la gestione di rifiuti pericolosi nei comuni di Ferrandina, Pisticci, Colobraro e Bernalda.

Nell’interrogazione Pedicini aveva chiesto all’organismo europeo di spiegare se la Regione Basilicata e le altre autorità italiane coinvolte nelle procedure di autorizzazione avessero rispettato pienamente le norme previste da quattro direttive Ue che regolamentano la corretta gestione del trattamento dei rifiuti in ottemperanza alle leggi a agli indirizzi nazionali e comunitari.

Nella risposta la Commissione si limita a sostenere che «non è in grado di individuare una violazione della direttiva 2011/92/Ue5 o della direttiva 2010/75/Ue5 relativamente alle procedure di autorizzazione e di Via (valutazione di impatto ambientale) per gli impianti citati».

La Commissione evidenzia che «non si occupa dell’autorizzazione e della valutazione dell’impatto ambientale dei progetti, che sono a carico delle autorità competenti degli Stati membri coinvolti».

«La questione – ha commentato Pedicini – è complessa e va ulteriormente approfondita. Senz’altro lo faremo nei prossimi giorni raccordandoci con i portavoce del M5s alla Regione Basilicata, intanto, ci aspettiamo che sia direttamente il governatore lucano Pittella o il suo assessore competente a fare chiarezza e a spiegare come stanno le cose. Non per dare risposte a noi del M5s ma per dovere di trasparenza e di rispetto nei confronti di tutti i cittadini lucani».

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