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MATERA – Una delibera “sospesa”. E’ la numero 363 del 21 ottobre 2015 che riguarda l’assegnazione di un immobile nel rione Pianelle nei Sassi di Matera (uno degli immobili confiscati alla mafia e nella gestione dell’Amministrazione che dovrà riutilizzarlo per fini sociali) ad un’associazione ambientalista, Fareverde, che è nata a Matera solo da poche settimane e a cui è stato affidato in deposito per nove mesi ed in attesa di un bando il locale di rione Pianelle.

Una questione solo apparentemente amministrativa e burocratica perchè l’affidamento all’associazione ambientalista di quel locale ha scatenato malumori e polemiche politiche che non sarebbero totalmente lontane, anzi, da quelle che hanno portato poi il consigliere Buccico a chiedere lumi anche sulla questione del Miott.

In questo caso però il malessere manifestatosi sarebbe ben più ampio all’interno della maggioranza per una decisione che viene considerata sostanzialmente e come minimo inopportuna per le modalità con le quali l’immobile viene affidato.

E senza il ricorso ad un bando o il coinvolgimento anche di altre associazioni operanti nel volontariato o ambientalista che pure potevano avere gli stessi requisiti per ottenere quel locale. Nella delibera che non è stata ancora pubblicata sul sito del Comune di Matera si legge sostanzialmente: «si dà mandato al dirigente del settore gestione del territorio di espletare gli adempimenti e di predisporre tutti gli atti necessari per l’assegnazione in custodia dell’immobile sito nei rioni Sassi».

Tra l’altro come si legge sempre nella delibera vista del “Quotidiano” «al momento l’immobile risulta essere inagibile per le precarie condizioni igienico-sanitarie in cui versa e in stato di abbandono, esposto tra l’altro ad atti vandalici ripetuti nel tempo».
Inoltre «costituisce interesse preminente dell’Amministrazione assegnare l’immobile sito in rione Pianelle attraverso bando pubblico ma tuttavia i tempi previsti per l’avvio e il compimento delle procedure necessarie per l’individuazione del legittimo assegnatario comporta tempi mediamente lunghi determinando in attesa del compimento delle procedure di evidenza pubblica il rischio di occupazione abusiva e di ulteriori danneggiamenti».

Una serie di spiegazioni che però non hanno placato i dubbi all’interno della maggioranza e che hanno lasciato in bilico la delibera stessa che proprio per questo non sarebbe stata ancora pubblicata sul sito ufficiale del Comune (dove ci sono regolarmente la 362 e la 364 del 21 di ottobre).

L’ipotesi di ritirarla sembra farsi strada anzi per alcuni il provvedimento sarebbe stato fatto nelle ultime ore o verrebbe fatto a stretto giro dall’Amministrazione che sollecitata innanzitutto da alcuni consiglieri di maggioranza e in via informale sull’opportunità di un passo del genere avrebbe avuto questo tipo di consapevolezza.

E’ chiaro che la questione oltre ad essere tecnica e procedurale ha anche una sua valenza politica e sull’ascendente che alcuni pezzi di maggioranza continuano ad avere nelle scelte dell’Amministrazione. Da qui poi la serie di decisioni emerse in questi giorni che hanno voluto in qualche modo “verificare” le scelte fatte. Di certo c’è che la maggioranza oggi è una sempre più una polveriera con le parti che sono le uno contro le altre armate.

E con un clima da caccia alle streghe per comprendere quelle che sono “le fughe” di notizie che ci sarebbero in queste ore. Un modo, probabilmente, per spostare il vero nodo tutto politico della vicenda che dimostra nei fatti come il clima e i rapporti interni siano tutt’altro che sereni.

Altro che strumentalizzazioni. Anche questa storia conferma come l’incedere sia tutt’altro che univoco da parte della stessa maggioranza e il confronto serrato e i malumori davvero molto forti e che rischiano di emergere sempre di più proprio in queste ultime ore. Il Miott ma ancor prima questa delibera hanno contribuito a creare malesseri e fratture che qualcuno al sesto piano dovrà provare a far rientrare. Per non trovarsi nel tempo con problemi ancora più gravi di un semplice mal di pancia da dover curare.

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