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di PIERO QUARTO
«UNA COSA incredibile, sono andato in bagno ed ho sentito mia moglie chiamarmi, quando sono uscito non c’era più nulla. Mia moglie è riuscita a fuggire perchè era vicino all’ingresso, io non ho potuto, non ho fatto in tempo. Non ero nemmeno vestito, poi mi hanno preso un paio di passanti e mi hanno portato in salvo». 
Vito Tortorelli è un pensionato che abita lì in Vico Piave con sua moglie e che racconta la sua disavventura, una mattinata tremenda nella quale la buona notizia, unica è che è stata evitata una tragedia, almeno per lui. 
Ma certo porta ancora addosso, negli occhi e nel viso i segni dello stordimento, del disorientamento oltre che un cerotto evidente dietro la testa che è il segno evidente di ciò che gli è successo.
«Adesso ho bisogno di andare a casa, prendere qualcosa per passare la notte, ci arrangeremo in famiglia in questi giorni ma mi serve almeno lo stretto indispensabile» ci dice in maniera molto tranquilla mostrando chiaramente il momento e la giornata difficile, tremenda che ha vissuto.
I racconti che si trovano lungo la strada in vico Piave sono tutti di questo genere anche se quello del signor Vito è impressionante perchè nella sua crudezza spiega esattamente cosa è successo: «non potevo uscire e scappar via in quel momento, ho dovuto aspettare». 
Ed il rischio alla fine è stato risolto abbastanza facilmente.
A raccontarci cosa è successo ci ha pensato anche Franco Fontana che è stato uno dei primi ad accorrere sul posto e che ha visto con i propri occhi proprio Vito Tortorelli che veniva soccorso e tirato giù, in salvo da alcuni passati: «ho sentito un boato, sono uscito ed è stata una cosa incredibile quello che ho visto.
Si sapeva che poteva accadere una cosa del genere, da tempo si vedevano spuntare sui muri numerose crepe che poi con il tempo sono diventate sempre di più. 
Ma nulla è stato fatto fino a che non è successo tutto questo». 
Una situazione per certi versi temuta dai residenti di vico Piave che purtroppo si è manifestata nella maniera assolutamente più tragica con il crollo della palazzina.
Ma di testimonianze ieri ce ne sono state tante, diverse che hanno confermato proprio questi timori sulle crepe che si vedevano e sul rischio che si poteva correre. Un messaggio chiaro che è stato lanciato.
Nel tardo pomeriggio sul posto anche il presidente della Regione Marcello Pittella che ha sottolineato immediatamente: «le parole in questo momento sono superflue e rischiano solo di aggravare una situazione che è già di suo drammatica. 
A noi non resta che tifare per chi sta lavorando e per chi è sotto le macerie affinchè sia in buona salute. 
Solo dopo potremo iniziare a fare altre riflessioni ed allora sotto un profilo civico anche la politica potrà avanzare le proprie responsabilità».
p.quarto@luedi.it

«UNA COSA incredibile, sono andato in bagno ed ho sentito mia moglie chiamarmi, quando sono uscito non c’era più nulla. Mia moglie è riuscita a fuggire perchè era vicino all’ingresso, io non ho potuto, non ho fatto in tempo. Non ero nemmeno vestito, poi mi hanno preso un paio di passanti e mi hanno portato in salvo». 

 

Vito Tortorelli è un pensionato che abita lì in Vico Piave con sua moglie e che racconta la sua disavventura, una mattinata tremenda nella quale la buona notizia, unica è che è stata evitata una tragedia, almeno per lui. Ma certo porta ancora addosso, negli occhi e nel viso i segni dello stordimento, del disorientamento oltre che un cerotto evidente dietro la testa che è il segno evidente di ciò che gli è successo.

«Adesso ho bisogno di andare a casa, prendere qualcosa per passare la notte, ci arrangeremo in famiglia in questi giorni ma mi serve almeno lo stretto indispensabile» ci dice in maniera molto tranquilla mostrando chiaramente il momento e la giornata difficile, tremenda che ha vissuto.

I racconti che si trovano lungo la strada in vico Piave sono tutti di questo genere anche se quello del signor Vito è impressionante perchè nella sua crudezza spiega esattamente cosa è successo: «non potevo uscire e scappar via in quel momento, ho dovuto aspettare». 

Ed il rischio alla fine è stato risolto abbastanza facilmente.

A raccontarci cosa è successo ci ha pensato anche Franco Fontana che è stato uno dei primi ad accorrere sul posto e che ha visto con i propri occhi proprio Vito Tortorelli che veniva soccorso e tirato giù, in salvo da alcuni passati: «ho sentito un boato, sono uscito ed è stata una cosa incredibile quello che ho visto. Si sapeva che poteva accadere una cosa del genere, da tempo si vedevano spuntare sui muri numerose crepe che poi con il tempo sono diventate sempre di più. Ma nulla è stato fatto fino a che non è successo tutto questo». 

Una situazione per certi versi temuta dai residenti di vico Piave che purtroppo si è manifestata nella maniera assolutamente più tragica con il crollo della palazzina.Ma di testimonianze ieri ce ne sono state tante, diverse che hanno confermato proprio questi timori sulle crepe che si vedevano e sul rischio che si poteva correre. 

Un messaggio chiaro che è stato lanciato.

Nel tardo pomeriggio sul posto anche il presidente della Regione Marcello Pittella che ha sottolineato immediatamente: «le parole in questo momento sono superflue e rischiano solo di aggravare una situazione che è già di suo drammatica. A noi non resta che tifare per chi sta lavorando e per chi è sotto le macerie affinchè sia in buona salute. 
Solo dopo potremo iniziare a fare altre riflessioni ed allora sotto un profilo civico anche la politica potrà avanzare le proprie responsabilità».

p.quarto@luedi.it

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