X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

VENOSA- E’ bastata qualche goccia di pioggia in più per rivedere in azione la furia  devastante dell’acqua.

Fiumi impetuosi hanno travolto tutto quello che incontravano, portando a valle montagne di fango. Come si sa, l’acqua si ricorda molto bene  il percorso già  fatto. 

E, così,  ancora una volta,  a un anno circa dall’alluvione del fatidico 2 settembre del 2012,in località Piani di Camera,   strade , case, capannoni,  sono stati inondati , mettendo in ginocchio un’azienda che  cercava di rialzarsi.

Come si ricorderà ad agosto scorso avevamo riportato su queste stesse colonne l’annuncio fatto dai  titolari dell’azienda della riapertura  del Vivaio  Manieri in Contrada Piano di Camera, dopo l’immane sforzo fatto per ripartire.

«Il nostro vivaio è stato inondato da un fiume impetuoso di acqua e fango che ha spazzato via tutto in pochi attim i- ci avevano raccontato qualche mese fa  Alberto e Michele Manieri – In tanti ci sono venuti a trovare per farci sentire la loro vicinanza- politici, amici, ci sono stati vicini” In particolare i titolari del Vivaio denunciavano il silenzio delle istituzioni, che, a caldo avevano promesso aiuto, ma poi si erano dileguati come neve al sole.  All’epoca il Comune aveva dichiarato lo stato di calamità  naturale, mai riconosciuto dalle  Regione. Era, però stata assunto l’impegno a ripulire i canali. Ma ad agosto i titolari del vivaio avevano lanciato  l’allarme: “Ad un anno di distanza quei  canali sono ancora intasati di fango!. Non è stata fatta alcun intervento!”  puntando i, dito contro   l’Ente Bonifica, dichiarato “assente».

 «Noi paghiamo regolarmente le tasse, ma l’Ente non ci ha mai assistito e non ha mai risposto alle nostre richieste di aiuto per ripulire i canali» .

Sia Alberto che Michele avevo individuato nella mancata manutenzione ordinaria di pulizia dei canali la causa dei danni subiti dal vivaio.

«I canali, che  dovrebbero essere di 4 metri, sono ridotti a pochi centimetri e spesso sono ostruiti da alberi»,  avevano denunciato all’epoca  Alberto e Michele, che avevano lanciato l’allarme: .

«In mancanza di lavori di pulizia dei canali siamo sempre in una situazione ad alto rischio.  Ogni volta che arriva un temporale dovremo guardare    con terrore ogni goccia che cade!»  Una profezia che si è realizzata! Quella dell’altro giorno,  quindi, è la storia di una tragedia annunciata. «Oggi stiamo vivendo lo stesso dramma di un anno fa circa- ci confessano Alberto e Michele Manier i-  Ancora una volta sono venuti immediatamente in nostro  aiuto  familiari e  amici. Ci preoccupa enormemente il fatto che  dopo i tanto solleciti e l’appello alle  autorità competenti, fatto anche dalle colonne del Quotidiano, i canali  sono ancora sporchi! Proprio come è successo in Sardegna!  Perché non si procede alla pulizia? Paghiamo le tasse ma non riceviamo alcun servizio !  Si è verificata un’altra alluviane come quella del settembre 2012 e ancora una volta  ha messo in ginocchio il nostro vivaio che si stava rialzando!» Da segnalare che per i primi interventi di emergenza si sono recati in  località Piani di Camera carabinieri,  vigili urbani , protezione civile di Venosa, Maschito e Palazzo. Anche questa volta Michele Manieri,  e il trattorista Luigi Teora hanno  tratto in salvo 2 auto e 5 persone, e transitavano sulla strada antistante  il vivaio.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE