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di SARA LORUSSO
LA partecipazione alla festa patronale di Potenza passa anche per una sfida ironica e dal gusto letterario, aperta a tutti, ma proprio tutti. Senza limiti di età. E’ stato organizzato un concorso (“I turchi e San Gerardo”) di poesia e narrativa ispirato alla parata dei turchi, per celebrare con fantasia l’anniversario della nomina di San Gerardo vescovo. Parola di Zampanò, all’anagrafe Giampiero D’Ecclesiis, il banditore dell’Accademia delli cruschi, un’associazione che «scimmiotta» – ma con serietà – quelle antiche, nate in tutto il Paese nel 1.600. Come allora, anche oggi i soci dell’accademia adottano un nomignolo (oggi si direbbe un nick). «Non è certo la prima iniziativa che mettiamo in atto – spiega Antonella Pellettieri, presidente dell’Accademia, detta anche Summo puparulo – Come tutte le accademie, anche questa si basa sul volontariato della cultura, sapendo che ciascuno può offrire ciò che sa fare». Con grande ironia. Ché pure quella serve. «Ci mettiamo gioia ed entusiasmo, perché crediamo che così la cultura possa lasciare un segno più profondo». Per i fondatori dell’accademia potentina (oggi i membri sono 18, molti di più gli estimatori sulla pagina Facebook) è stato facile scegliere il nome a cui affidarsi: più che “della Crusca”, accademia “delli Cruschi”. Che alle tradizioni locali fanno così omaggio già nell’intestazione. «Ci impegniamo a fare cultura alta, ma senza rinunciare allo scherzo, al sorriso». Proprio come per il concorso letterario organizzato con il patrocinio del Comune di Potenza, in vista dell’appuntamento con la tradizionale festa patronale. Pellettieri, che è anche presidente del comitato scientifico che sta supervisionando l’allestimento della parata del 29 maggio, dettaglia i requisiti necessari a partecipare: un po’ di fantasia e voglia di cimentarsi con una sfida che, mai come quest’anno, dovrebbe essere un momento di celebrazione collettiva di un pezzo della nostra identità. «Vede, quello che sta accadendo in questi giorni per papa Giovanni Paolo II, in qualche modo, a Potenza è accaduto con San Gerardo vescovo. Fu santificato praticamente a furor di popolo, pochi anni dopo la morte». L’edizione di quest’anno della festa patronale, a 900 anni dalla sua nomina vescovile (era il 1111), ricorda anche che quando Gerardo arrivò, era un momento difficile per la città. «Proprio come oggi, che Potenza fa i conti con difficoltà, la vicenda dolorosa di Elisa. Forse dovremmo pensare che l’anniversario arriva nel momento giusto e sapercene fare carico. Vede – dice – Gerardo è l’unico elemento fortemente identitario e da tutti riconosciuto, cattolici e non, in questa città».
Allora, perchè non celebrarlo in versi o con un racconto? Oppure raccontare della parata, ispirarsi a Civuddin’ o ai portatori per inventare una storia? Due le categorie del concorso: poesia (si partecipa con una sola lirica, senza limiti di lunghezza) e narrativa (un solo racconto che non deve superare le 10.000 battute, spazi inclusi). Le opere, rigorosamente inedite, dovranno essere inviate tramite raccomandata all’Accademia delli Cruschi (c/o Antonella Pellettieri, contrada Villafranza, Pignola), entro il 31 maggio. I dettagli sulle modalità di partecipazione e invio del materiale sono consultabili sul sito del Comune di Potenza o sulla pagina Fb dell’Accademia.
In questi giorni i soci dell’associazione stanno mettendo a punto i dettagli sull’evento della premiazione (probabilmente a giugno, in una serata all’aperto). La giuria che sceglierà le opere finaliste sarà composta da membri all’associazione: le sei opere migliori (tre per categoria) saranno declamate nel corso dell’evento da un attore professionista e saranno poi giudicate dall’Accademia delli Cruschi riunita in seduta plenaria, con la partecipazione del pubblico.

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