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COSENZA –  «Svuotare i laghi? E’ necessario». Lo dice la multinazionale A2A che ieri era a Rende, nell’area industriale, alla fiera dell’Acqua. Tra gli stand delle imprese e quelli di chi promuove i prodotti più disparati ecco la multinazione che dice la sua, mostra grafici e progetti e afferma non solo che è necessario svuotare l’Arvo e l’Ampollino, ma che i timori sono inutili perchè già è accaduto che i laghi siano stati svuotati e uno di questi è il Passante. Le conseguenze? L’acqua torpida a valle, qualche pesce morto, ma in compenso non si rischia che l’acqua manchi giù a valle e non si rischia di strozzare impianti. Ieri a Rende l’ingegnere responsabile delle dighe della società afferma che non vi è alcuna finalità di migliorare e/o potenziare la produzione di energia elettrica, bensì quella di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento irriguo/potabile del territorio e della popolazione di valle; non sono previste manovre di abbassamento dei fondali dei laghi – spiega A2A – di cui non sarebbe chiara l’utilita’, bensi’ e’ prevista la sola rimozione del materiale che in oltre 20 anni si e’ depositato contro le opere sommerse ed il paramento di monte della diga, per garantire la funzionalita’ delle opere di captazione  e di scarico, e valutare eventuali interventi al paramento di monte». Insomma per la società  «questi interventi, se necessari, richiederanno successivi svasi poiche’ il tempo in cui la diga puo’ essere messa fuori servizio (per non inficiare l’accumulo dei volumi d’acqua necessari al soddisfacimento dei fabbisogni idrici) e’ limitato’».
Ecco i punti salienti, d’altronde già ribaditi più volte. Quello che sorprende la società che ha rilevato i laghi dall’Enel  è il clamore mediatico, «mai vista una cosa del genere». dice l’ingegnere dell’A2A. E pensare che anche la Regione ha detto un mezzo no a questa vicenda. E poi ci sono stati interrogazioni parlamentari e regionali sia di destra che di sinistra. Il punto è che comunqu elo svuotamento si farà, perchè? E’ previsto dalla legge. e’ un obbligo. Pe rla sicurezza. Specie poi se la multinazione ha acquisito la proprietà di una parte delle centrali idroelettriche della Sila. L’iniziativa è stata già rimandata. Doveva iniziare a settembr elo svuotamento. Si farà a novembre. Il motivo? La burocrazia provocata dalle reazioni di Legambiente, del senatore del PdL, Antonio Gentile e del consigliere regionale Mimmo Talarico. 
Lo svuotamento con tanto di spettacolo irreale durerà un mese. In compenso gli impianti saranno ripuliti e l’acqua assicurata. E non è cosa da poco.

COSENZA –  «Svuotare i laghi? E’ necessario». Lo dice la multinazionale A2A che ieri era a Rende, nell’area industriale, alla fiera dell’Acqua. Tra gli stand delle imprese e quelli di chi promuove i prodotti più disparati ecco la multinazione che dice la sua, mostra grafici e progetti e afferma non solo che è necessario svuotare l’Arvo e l’Ampollino, ma che i timori sono inutili perchè già è accaduto che i laghi siano stati svuotati e uno di questi è il Passante. 

Le conseguenze? L’acqua torpida a valle, qualche pesce morto, ma in compenso non si rischia che l’acqua manchi giù a valle e non si rischia di strozzare impianti. Ieri a Rende l’ingegnere responsabile delle dighe della società afferma che non vi è alcuna finalità di migliorare e/o potenziare la produzione di energia elettrica, bensì quella di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento irriguo-potabile del territorio e della popolazione di valle; non sono previste manovre di abbassamento dei fondali dei laghi – spiega A2A – di cui non sarebbe chiara l’utilità, bensì è prevista la sola rimozione del materiale che in oltre 20 anni si è depositato contro le opere sommerse ed il paramento di monte della diga, per garantire la funzionalità delle opere di captazione  e di scarico, e valutare eventuali interventi al paramento di monte». 

Insomma per la società  «questi interventi, se necessari, richiederanno successivi svasi poiché il tempo in cui la diga può essere messa fuori servizio (per non inficiare l’accumulo dei volumi d’acqua necessari al soddisfacimento dei fabbisogni idrici) è limitato». Ecco i punti salienti, d’altronde già ribaditi più volte. Quello che sorprende la società che ha rilevato i laghi dall’Enel  è il clamore mediatico, «mai vista una cosa del genere». dice l’ingegnere dell’A2A. E pensare che anche la Regione ha detto un mezzo no a questa vicenda. E poi ci sono stati interrogazioni parlamentari e regionali sia di destra che di sinistra. Il punto è che comunque lo svuotamento si farà, perchè? E’ previsto dalla legge. E’ un obbligo. Per la sicurezza. Specie poi se la multinazione ha acquisito la proprietà di una parte delle centrali idroelettriche della Sila. L’iniziativa è stata già rimandata. Doveva iniziare a settembre lo svuotamento. Si farà a novembre. Il motivo? La burocrazia provocata dalle reazioni di Legambiente, del senatore del PdL, Antonio Gentile e del consigliere regionale Mimmo Talarico. Lo svuotamento con tanto di spettacolo irreale durerà un mese. In compenso gli impianti saranno ripuliti e l’acqua assicurata. E non è cosa da poco.

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