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LAGONEGRO – Dopo il ritrovamento dell’ordigno artigianale alla “Braceria Resort”, nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre sono avvenute due forti esplosioni presso la Chiesa dell’Assunta; probabilmente i due avvenimenti non sono nemmeno collegati tra loro né hanno matrice comune, fatto sta che i Carabinieri, intervenuti nella mattinata del 25 per effettuare le opportune verifiche, hanno subito aperto le indagini contro ignoti e stanno investigando in tutte le direzioni, anche perché immediatamente a ridosso della chiesa si trova il caveau dell’Ufficio Postale, le cui telecamere interne potrebbero fornire informazioni utili agli inquirenti.

Nicola Siervo, priore della Confraternita dell’Assunta, ci ha riferito quanto è accaduto: «nella notte di Natale ci sono state due forti esplosioni, la prima intorno all’una, la seconda verso le quattro del mattino, probabilmente dovute a fuochi d’artificio e botti opportunamente potenziati tipo grossi cipolloni che erano avvolti in della carta azzurra, e che erano stati piazzati nello stretto vicolo adiacente alla chiesa che dà sulle Poste e sui bagni pubblici: si tratta di uno spazio chiuso e ristretto per cui penso che gli autori di questa bravata, che poteva avere conseguenze ben più gravi e che si configura come un reato a tutti gli effetti, abbiano voluto amplificare l’effetto deflagrante delle esplosioni».

«Come si può notare infatti, – continua Siervo – nella parete esterna della chiesa c’è proprio un buco, e tutti i vetri della chiesa stessa e degli edifici intorno, tranne quelli blindati delle Poste al primo piano, sono andati in frantumi a causa della forte onda d’urto: dopo averne informato il parroco mentre stava celebrando la messa e aver sporto denuncia ai Carabinieri, stamattina (ieri ndr) stiamo provvedendo noi stessi a riparare le vetrate della confraternita grazie all’aiuto di alcuni volontari».

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