Lamezia, si dimette consigliere comunale arrestato per la truffa della cooperativa

LAMEZIA TERME – E’ agli arresti domiciliari dal 6 maggio scorso e da stamattina, Raffaele Mazzei, 45 anni, non è più consigliere comunale. Lo ha annunciato il suo legale di fiducia, Francesco Pagliuso, nel corso di una conferenza stampa. Indagato per peculato e reati tributari nella sua qualità di commissario liquidatore della cooperativa edilizia romana Capannelle 2000, con le accuse di aver svuotato le casse della cooperativa per complessivi 2.485.945 euro attraverso rimborsi spese per cene, pranzi, soggiorni in hotel di lusso, assunzione di personale, incarichi legali e di consulenza fiscale anche quando il suo mandato era scaduto, oltre che per diverse fatture per operazioni inesistenti, Mazzei ha rassegnato le sue dimissioni da consigliere comunale irrevocabili e con decorrenza immediata. 

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Mazzei pochi giorni prima del suo arresto, era passato all’Udc lasciando il Nuovo Centrodestra di cui era capogruppo consiliare così come lo era stato quando era nel Pdl. La decisione di dimettersi è stata assunta da Mazzei “al fine di consentire – è scritto nella lettera di dimissioni depositata stamattina – un sereno svolgimento delle attività del Consiglio comunale della sua città e dell’immagine della massima assise cittadina, ancora di più in un periodo così difficile quale è quello in corso, nonchè del lavoro della magistratura, nella quale ripone ampia fiducia, ribadendo la piena correttezza del suo operato”. 

Mazzei nei giorni scorsi si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Carlo Fontanazza al quale il suo legale di fiducia ha chiesto la revoca dei domiciliari depositando una corposa documentazione relativa alle spese sostenute da Mazzei da commissario liquidatore della Capannelle 2000, incarico affidato dal ministero dello Sviluppo Economico nel 2005, scaduto nel 2008 e andato avanti, di fatto, fino a marzo 2012. A Mazzei in Consiglio comunale succederà Nicola Mastroianni, primo dei non eletti nelle file dell’ex Pdl alle elezioni comunali del 2010.