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COSENZA – L’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Salvatore Nunnari ha scritto al ministro della Giustizia, Paola Severino in relazione alla vicenda della chiusura della casa di reclusione «Luigi Daga» di Laureana di Borrello.   «Ho il cuore ferito – afferma il presule nella missiva – perchè come per tutti i calabresi quella casa costituiva un segnale di grande speranza nell’opera educativa di tanti giovani che dopo efferati delitti, trovavano l’ambiente più consono a un nuovo cammino di redenzione. Ho avuto la gioia di seguire personalmente qualcuno di loro e ho riscontrato la serietà e l’impegno con cui venivano seguiti e preparati professionalmente ad affrontare la vita del non sempre facile rientro nella società. Ora una decisione avventata e una scusa poco credibile, mancanza del personale di custodia in altre case, ha interrotto questo percorso educativo e in modo traumatico con un blitz che ha offeso la dignità dell’uomo».   

«Chi è quotidianamente impegnato – prosegue mons. Nunnari – a sconfiggere le organizzazioni malavitose, come si evidenzia anche dalla mia riflessione pastorale inviata agli uomini della mafia, avverte questo episodio come una vera sconfitta. Ascolti il grido della società civile, di tante famiglie e di tanti educatori che nutrivano tanta fiducia in un’opera finalmente positiva ed esemplare per il riscatto della nostra terra calabra. Come cittadino di questo Stato e come Vescovo fortemente confido in un suo immediato e saggio intervento». 

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