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E’ scontro sui dati relativi al lavoro nero in Calabria emersi dal settimo Rapporto sul sommerso e l’economia non regolare elaborato dalla Commissione regionale sull’emersione. Secondo la stima contenuta nel report, il sommerso nel 2010 è del 23,1% su un forza lavoro regolare di 550mila unità, l’anno precedente si attestava sul 27%. Cifre che descrivono un trend positivo, ma che vengono considerate non veritiere da Sergio Genco, segretario generale della Cgil Calabria: «il lavoro nero nella nostra regione è in crescita iperbolica, anche tra i ragazzi sotto i 14 anni». Il rapporto sull’economia non regolare, è stato illustrato a Roma nella sede del Cnel. Una diffusione del sommerso nei vari comparti produttivi, si legge nel report, conferma l’alta incidenza in agricoltura, 67,2%; seguono le costruzioni, 29,3%; servizi domestici, 10,8%; 9,8% nel turismo; commercio, 8%.
Nel rapporto si evidenzia inoltre che alla fine del quarto trimestre del 2010 «c’è un aumento dell’occupazione di 15.000 unità rispetto al primo trimestre precedente». Un dato, dicono gli esperti, «dovuto principalmente all’emersione del lavoro nero», che significa «un calo della disoccupazione di 4.000 unità». A preoccupare però è l’estrema vicinanza tra il livello dei consumi e quello del Pil: questo significa che una parte importante dell’economia regionale è sommersa. Anche se la situazione rimane grave, la tendenza, come detto, è positiva. In base al rapporto, i lavoratori irregolari stimati passano dai 149mila del 2009 ai 142mila del 2010.
In dieci anni i lavoratori in nero scendono complessivamente di 59mila unità. «Si tratta di cifre importanti che testimoniano la strategia lungimirante messa in campo dalla Regione” commenta il governatore Giuseppe Scopelliti, intervenendo al Cnel. «E’ già in commissione la proposta di legge di contrasto all’emersione ed al lavoro irregolare – evidenzia dal canto suo Franco Talarico, presidente del consiglio regionale -. Auspico che possa essere approvata all’unanimità». Il presidente della Commissione sull’emersione, Benedetto Di Iacovo, nella sua relazione, sottolinea che «questi risultati sono il frutto di azioni mirate e di un attento monitoraggio su questo delicato fenomeno, in una Calabria in controtendenza sul versante del sommerso e su quello della disoccupazione».
Totalmente diversa l’analisi formulata dal segretario Sergio Genco durante la festa del tesseramento della Cgil. «Secondo il dato della commissione regionale per l’emersione c’è stata una riduzione del lavoro nero – afferma -. Ebbene, credo che i calabresi non se ne siano accorti perchè, invece, stiamo vedendo, attraverso una situazione di crisi impressionante di tutti i settori produttivi, tante aziende che ricorrono alla mobilità, al licenziamento o alla cassa integrazione che, poi, finisce con il mettere in mobilità i lavoratori».

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