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«Il quadro del mercato del lavoro fotografato dall’Istat per il mese di ottobre è sempre ‘criticò». Lo ha detto, in una dichiarazione, il segretario regionale della Basilicata della Uil, Carmine Vaccaro secondo cui «l’aumento del tasso di disoccupazione ci riporta a percentuali del 2010 e resta allarmante il dato sul tasso dei ragazzi in cerca di occupazione che, pur in lievissima flessione rispetto al mese precedente, si mantiene oltre il 29%, percentuale più alta a quella che ha caratterizzato il precedente anno».

Secondo i dati Istat aggiornati per la Basilicata al secondo trimestre 2011 sono circa 25 mila i giovani in cerca di occupazione (14 mila maschi e undicimila femmine) con un tasso di disoccupazione dell’undici per cento. «Scorporando i dati – ha sottolineato Vaccaro – gli ex disoccupati sono circa 9.500, gli ex inattivi quasi seimila e i disoccupati senza alcuna esperienza lavorativa quasi novemila che, purtroppo, è solo un numero statistico riferito agli iscritti (15-25 anni) ai Centri per l’Impiego e come tale decisamente al ribasso della situazione reale. È sicuramente questa la tendenza su cui riflettere per non allontanare ulteriormente l’età di inizio del lavoro che è destinata tra l’altro a ripercuotersi con pesanti riflessi sulla vita previdenziale e pensionistica dei nostri ragazzi». Per il rappresentante sindacale, «la reazione a questo situazione non può che essere la messa in atto di politiche orientate a creare maggiori consumi quali l’abbassamento delle tasse soprattutto per i lavoratori e pensionati, opere infrastrutturali che creino le condizioni per maggiore occupazione, un migliore utilizzo qualitativo dei Fondi Europei per politiche di sviluppo territoriale, incentivi alle imprese che assumono e una razionale riforma delle forme atipiche di contratti ed istituti che hanno aumentato la platea dei disoccupati, soprattutto giovani, favorendo quelle tipologie che garantiscano stabilità e che – ha concluso Vaccaro – uniscano formazione e lavoro quale l’apprendistato».

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