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POMARICO – 104 anni da raccontare. Il 14 gennaio 1911 nasceva a Pomarico Francesco Martelli, al quale i tanti parenti hanno dedicato la festa di compleanno che si svolgerà oggi.
«Mio nonno -spiega Franchino, noto parrucchiere pomaricano e uno dei tanti nipoti dell’ultracentenario Francesco- è in grado di narrare tantissimi ricordi, storie di famiglia ma anche come si viveva in paese anche diversi decenni fa».

Perché Martelli è testimone di civiltà contadina. Francesco Martelli può dirci, col suo esempio la sua esperienza e la sua memoria, cos’è rimasto e che cosa, tanto sicuramente, del meglio dei valori di quel tempo è andato perduto. Contorniato dall’affetto dei suoi cari, nonno Francesco entra a far parte della lunga lista degli ultracentenari d’Italia, che in cima vede la decana Emma Morano, piemontese (115 anni); la prima meridionale della lista è una signora pugliese, che conta 111 candeline spente.

Oggi Francesco riceverà anche l’augurio ufficiale riservato come al solito dall’Amministrazione comunale.

La crescente qualità della vita -è sottolineato dal Centro Studi sui Comuni italiani- ha determinato un progressivo allungamento dell’età della popolazione residente in Italia. Nel decennio 2003-2012 -è il dato- nei comuni italiani il numero di residenti con almeno 100 anni di età è più che raddoppiato, passando da 7.102 a 15.029. In valori assoluti, sia a inizio che a fine periodo, sono, in generale, le amministrazioni delle regioni settentrionali a registrare la maggior presenza di centenari (oltre il 50% del totale nazionale). Mediamente nel 2012 si registrano in Italia 25,3 centenari ogni 100.000 abitanti, quasi 13 in più rispetto al 2003 (12,39). In entrambe le annualità nei comuni del Friuli-Venezia Giulia e della Liguria si rileva il numero più elevato di centenari ogni 100mila residenti. All’opposto nelle amministrazioni lucane ogni 100mila abitanti si contano solo 7,54 centenari nel 2003; mentre nel 2012 è in quelle campane che si rileva il valore più basso, 13,53. In valori assoluti sia nel 2003 che nel 2012, in generale, il numero dei centenari aumenta al crescere della taglia demografica dei comuni.

Questo trend, nel 2012 si interrompe a partire dai comuni con oltre 60mila abitanti. Nelle realtà con popolazione compresa tra 20.000 e 59.999 residenti si registra, nell’ultima annualità osservata, la presenza più significativa di ultracentenari, 2.795. Per quanto riguarda il rapporto di coloro che hanno compiuto 100 anni ogni 100mila abitanti, i comuni appartenenti alla taglia demografica intermedia, con popolazione compresa tra 10mila e 20mila abitanti, rappresentano uno spartiacque nei valori dell’indicatore, che diminuisce all’aumentare della taglia demografica, fino ai comuni con 20mila abitanti (per i quali si registra la presenza più contenuta pari a 8,91 nel 2003) per poi registrare un incremento al crescere della classe dimensionale. Stesso fenomeno si rileva nel 2012; in questo caso però la classe dimensionale spartiacque è rappresentata dai comuni con popolazione compresa tra 20.000 e 59.999 residenti, in cui si osserva il dato più basso pari a 21 centenari ogni 100.000 abitanti. Dall’analisi cartografica emerge come soprattutto in Emilia-Romagna, Toscana, Lazio ed Umbria al centro-nord e Puglia e Sicilia al Sud si concentrano i comuni in cui risiedono i soggetti che a gennaio 2012 hanno compiuto i 100 anni di età. È, invece, in prevalenza nel Nord del Paese, per lo più nelle realtà localizzate lungo l’arco alpino, che sono concentrate le amministrazioni in cui non risultano vivere centenari. Esigua è la loro presenza anche nei comuni abruzzesi, campani, lucani, molisani, calabresi e sardi». Francesco fa eccezione.

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