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ARCHIVIATA con successo la prima edizione di “Caseusmed”, il salone delle eccellenze casearie prodotte nelle aree del Mediterraneo.

Per due giorni l’evento, che si è svolto a Filiano in concomitanza con la “42^ sagra del Pecorino di Filiano dop” ha messo in vetrina formaggi di qualità organizzando laboratori del gusto per far scoprire ai consumatori, arrivati numerosi e da ogni parte d’Italia, le loro peculiarità e le svariate possibilità di abbinamento con i vini tipici del Vulture.

La fattoria didattica, allestita per l’occasione, ha invece permesso a grandi e piccini di prender parte alle fasi di produzione del formaggio a partire proprio dalla mungitura delle pecore.

Soddisfatti non solo i visitatori, ma anche gli espositori che hanno portato a Filiano le dop del  Caciocavallo Silano, del Canestrato di Moliterno, la Mozzarella di Bufala ed il Provolone del Monaco della Campania, il Pecorino Siciliano,  la Vastedda del Belice, il Canestrato Pugliese, il Pecorino Toscano, il Fiore Sardo, il Pecorino Romano, il Caciocavallo Podolico, il  Conciato Romano, il Piacentino Ennese e la Tuma Persa Siciliana.

Merito della prima edizione di “Caseusmed” è stato soprattutto quello di riuscire a far rete tra le aziende del settore lattiero caseario che operano su tutto il territorio nazionale.

«Il successo ottenuto da “Caseusmed” dimostra come sia possibile creare , a partire dal Sud, eventi importanti nei quali il formaggio, prodotto nelle aree del Mediterraneo, possa essere grande protagonista», commenta Giovanni Samela, presidente del “Consorzio turistico del Levante” che ha organizzato l’evento in collaborazione con il “consorzio di tutela del Pecorino di Filiano dop”.

Un momento di aggregazione importante per consentire a grandi e piccoli produttori di arrivare sui mercati nazionali ed internazionali.

«La rete tra produttori è uno strumento indispensabile per poter portare i propri prodotti su mercati più ampi e complessi come ad esempio quelli internazionali – continua Samela – il “Pif pecorino di Filiano dop” ci ha fornito un’ottima piattaforma logistica consentendoci di trattare le migliori eccellenze del Mediterraneo e di coinvolgere compratori importanti come quelli provenienti dal nord America.

Abbiamo creato tutte le precondizioni affinchè il ‘Caseusmed’ possa diventare  uno strumento di confronto e di programmazione essenziale per il futuro».

La seconda edizione di “Caseusmed” è quindi già in programma con un’importante novità: «abbiamo registrato l’interesse del ministero delle Politiche agricole a far diventare Caseusmed parte di un progetto ministeriale. Lo scopo è quello di far partire dal Sud una rete capace di mettere insieme imprese dell’agroalimentare per arrivare prodotti eccellenti su importanti mercati».  

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