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CIRO’ MARINA – Una ragazza cirotana ha rischiato di morire per aver rotto il suo fidanzamento ufficiale: è finita all’ospedale di Crotone dove è stata ricoverata in coma farmacologico. L’ultratrentenne con il quale era fidanzata da qualche anno le si è scagliato contro malmenandola brutalmente e offendendola con epiteti irripetibili, appena lei gli ha comunicato che aveva deciso di lasciarlo. In preda all’ira per quell’inaspettato abbandono lui le ha pure raschiato l’auto. 

La coppia avrebbe dovuto sposarsi entro la fine del 2013. La data delle nozze era stata già fissata, così com’era pronta la casa coniugale, una bella villa. Pur essendo consapevoli del grave rischio corso dalla stretta congiunta, che avrebbe potuto fare la stessa (atroce) fine della povera Fabiana Luzzi, la quindicenne bruciata viva dal fidanzatino, i genitori della ragazza cirotana si sono detti contrari alla denuncia del reato e alla conseguente apertura di un’inchiesta giudiziaria. I due non hanno raccontato la verità sulla terribile vicenda innanzitutto ai medici che hanno in cura la figlia, proprio «per un senso di sfiducia nella giustizia». Alla domanda se si profilasse all’orizzonte una querela di parte, il padre è sbottato: «Che gli fanno all’ex fidanzato? Non gli fanno niente! Io adesso devo curare la mia bambina… ha poco più di vent’anni, me l’ha distrutta».  La madre, ieri, ha confessato che la ragazza è afflitta dalla paura di rivedere «il mostro» e di morire. Necessita perciò di un supporto psicologico. Lui continua a condurre la vita di sempre, tant’è che agli occhi dei suoi concittadini e dei suoi clienti appare come un irreprensibile professionista.

 

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