X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

MELFI – Un No forte e deciso. Il consiglio comunale, che ha visto finalmente una folta partecipazione di pubblico, ribadisce quello che era già stato ampiamente evidenziato. Melfi dice No alla discarica. Per meglio dire alle discariche visto e considerato che i progetti in essere sono due. Quello ormai noto di contrada Leonessa e quello meno noto, ma ugualmente presente, di contrada Accovatura. L’assise federiciana ha emesso un ordine del giorno che sostanzialmente chiede alla Giunta Regionale di Basilicata,  di disporre una moratoria sul rilascio di nuove autorizzazioni ambientali in materia di impianti di smaltimento rifiuti, fino alla redazione e alla approvazione di un nuovo piano regionale. In pratica, considerando che il Piano Regionale in materia di rifiuti scadrà il prossimo anno nel 2014, ( tra pochi mesi), il Comune di Melfi sostiene che non vi è nessuna necessità di accelerare una operazione che riguarda un Piano ritenuto obsoleto, superato che contiene diverse anomalie. Senza dimenticare che Melfi “ ha già dato”, come fortemente rimarcato in ogni intervento che si è succeduto in aula, compresi quelli di parte del pubblico. Una comunità stanca che sta subendo ancora le pesanti ripercussioni del termoistruttore Fenice e che non vuol sentir nemmeno nominare la parola discarica. 

Da un punto di vista ambientale, Melfi è alle prese con una lotta che è soltanto agli inizi. L’inquinamento delle falde, prodotto da Fenice, non è ancora conosciuto nelle sue reali dimensioni, ed una città come Melfi, che ha l’obbligo di salvaguardare la sua terra, le sue pregiate coltivazioni e soprattutto la sua Salute, non può tollerare altri interventi ed investimenti in materia di smaltimento di rifiuti. Aldilà della pericolosità o meno, dei rifiuti da smaltire, fa paura il controllo. Un controllo che con Fenice non c’è stato e che non offre garanzie nel contesto di una popolazione che rispetto al passato adesso è più preparata, cosciente e pronta alla battaglia. Questo è l’altro aspetto che è emerso. La comunità melfitana non starà con le mani in mano e non subirà passivamente una situazione che non gradisce. Non sono tollerate titubanze. In particolare a tal proposito è piaciuto l’intervento del consigliere di maggioranza Michele Mastromartino: “ Il nostro No alla discarica è netto, senza nessuna distinzione. La Salute è un bene primario che va tutelato in ogni forma. 

Un bene che riguarda tutti noi, i nostri figli indistintamente. Faremo di tutto, nel rispetto della Legge, per contrastare la nascita di queste discariche”. Seguendo questa linea si fa riferimento nell’ordine del giorno emesso all’unanimità, alla convenzione di Aarhus. E’ assolutamente necessario la preventiva partecipazione dei cittadini e delle comunità locali nei processi decisionali in materia ambientale e del governo del territorio. Il Comune di Melfi deve partecipate attivamente alla realizzazione del piano regionale dei rifiuti. In questo modo sarà più facile dimostrare l’assoluta inadeguatezza dei siti attualmente individuati per la realizzazione degli impianti di smaltimento rifiuti e l’obbligo di preservare un territorio che da un punto di vista ambientale, paesaggistico, monumentale ed urbanistico, va salvaguardato in maniera totale e difeso dall’avvento di investimenti imprenditoriali che non possono trasformare una Terra straordinaria come la Basilicata in una area di smaltimento incontrollato e non condivisibile.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE