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POTENZA – Lo striscione dell’Arcigay appeso sabato pomeriggio alla balconata del Comune di Potenza nella giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia” ha creato entusiasmo e sostegno da un lato ma anche polemiche dall’altro.
Il capogruppo del Pd al Comune, Giampiero Iudicello ha espresso soddisfazione per il sostegno dell’ammistrazione potentina alla giornata contro l’omofobia e ha spiegato: «Mostrare attenzione e solidarietà nei confronti di chi, ogni giorno, a volte fin dall’infanzia, deve lottare in società ma spesso anche in famiglia, con le persone che più ama e che vorrebbe sempre dalla propria parte, per esprimere ed affermare liberamente la propria identità e il proprio orientamento sessuale è segno di grande civiltà. Un grande plauso va al lavoro di promozione e culturale che l’Arcigay sta facendo in Basilicata».
Iudicello quindi prende le distanze da chi «critica la scelta dell’ammministrazione» e stigmatizza gli «atteggiamenti intolleranti verso queste manifestazioni di grande civiltà (provenienti da ambienti ben precisi). Il rispetto delle differenze , la tolleranza, il riconoscimento dei diritti ad ogni essere umano dovrebbero essere valori sui quali si dovrebbe registrare un consenso unanime».
Iudicello non fa nomi. Ma è evidente il riferimento a esponenti della destra potentina. Primo tra tutti l’ex consigliere comunale, Nicola Becce che sulla propria bacheca di Facebbok non ha lesinato critiche al sindaco potentino Dario De Luca. Al netto di qualche post decisamente fuori dalle righe Becce ha tuonato contro il sindaco per aver concesso la balconata: «Avete mai visto fare la stessa cosa da una balconata di una stanza di un altro sindaco d’Italia? De Luca, oramai vive in pieno delirio di onnipotenza e felicità per essere riuscito finalmente, dopo tanto “penare”, nell’impresa di entrare a far parte del Pd lucano (…)». Becce quindi proponendo di affiggere dalle finestre del Comune striscioni di fantomatiche associazione create ad hoc ha chiuso con l’ennesima critica: «Alle pacchianate De Luca ci ha abituati bene e sono certo che il “chierichetto” non ci farà mancare prossimamente l’ennesima pacchianata che sistematicamente ci ha abituati a vedere». Ma dichiarazioni critiche sui social internet sono arrivate anche da altri esponenti della destra storica potentina.
Sostegno pieno all’iniziativa è invece arrivato dal consigliere regionale del Partito democratico, Mario Polese che postando una foto in cui mostra una mano dipinta con i colori del movimento contro l’omofobia ha scritto: «Donna o uomo a me non interessa. Io guardo merito e competenza. Non a chiacchiere ma con i fatti. Per esempio suggerendo alla mia amica Morena Rapolla, avvocato, segretario Arcigay Basilicata e oggi componente di spicco del Corecom di Basilicata, di candidarsi a Potenza e facendo lo stesso con tantissime ragazze di qualità in tutti i comuni della nostra regione. Perché sono brave e non perché sono donne. La differenza non la fa il genere ma la testa e il cuore».

 

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