Locri, intimidazione ad assessore all'ambiente Colpo di fucile esploso contro la sua auto

LOCRI (RC) – Una vera e propria intimidazione quella di cui l’assessore all’Ambiente Alfonso Passafaro è stato vittima nelle scorse ore. Un colpo di fucile, infatti, è stato esploso contro la sua auto, un’Alfa Romeo TGV, non si sa se il danneggiamento è avvenuto sotto l’abitazione del proprietario e nei pressi della sua attività lavorativa in quanto lo stesso esponente politico ha constatato la presenza del colpo di fucile solo dopo aver utilizzato la propria automobile per spostarsi in città. Sull’accaduto indagano i Carabinieri della locale compagnia cui Passafaro ha presentato denuncia. Nelle scorse settimane l’assessore era stato preso di mira da alcuni giovani, successivamente identificati, che avevano tentato di aggredirlo verbalmente all’interno del palazzo di Città.

PIENA SOLIDARIETA’ DELLA GIUNTA COMUNALE. Il Sindaco, Giovanni Calabrese, la giunta comunale ed il gruppo consiliare “Tutti per Locri”, in un documento diffuso dopo l’accaduto, esprimono «ferma condanna per il nuovo e vile gesto intimidatorio» perpetrato ai danni dell’assessore. «Purtroppo, – si legge – per colpa di una sparuta minoranza, che non si capisce cosa possa volere dall’amico Alfonso Passafaro, stimato imprenditore ed apprezzato politico, verrà, ancora una volta, additata negativamente. Tutto ciò – si sottolinea – mentre un gruppo di coraggiosi amministratori, con grande impegno e sacrificio, è impegnato da circa sei mesi a rilanciare l’immagine e l’economia di un territorio in cui la gente aveva perso la fiducia. Tale gesto ferisce la collettività ma non ostacolerà in ogni caso il percorso politico amministrativo intrapreso ne sarà di ostacolo all’idea di sviluppo economico della città alla quale gli amministratori stanno e che forse qualcuno potrebbe non gradire. All’Assessore Passafaro – si legge in conclusione – la sincera solidarietà per quanto accaduto e l’incondizionata stima ed amicizia di tutti i componenti dell’amministrazione comunale».