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MATERA – Il rammarico per la scomparsa di Laura Olivetti colpisce anche Matera. Un grande personaggio, stimata nella città dei Sassi, dove è stata più volte ospite per diverse iniziative culturali, legate a Matera e alla figura del padre, Adriano. Ultimogenita dell’imprenditore e ingegnere italiano, è stata «una grande e cara amica della nostra città e dei nostri musei», ricordano dalla Sovrintendenza per i Beni Culturali della Basilicata.

Presidente della Fondazione Olivetti e impegnata su più fronti sotto l’aspetto culturale, tanto da guadagnarsi e meritarsi il Premio Unesco “Ombre della Sera alla cultura”. «Con lei avevamo avviato un importante progetto collegato al Borgo La Martella e all’arte contemporanea, finanziato dal MiBact – ricorda la Sovrintendenza luvana – Donna colta, intelligente e piena di idee, era molto affezionata alla nostra città e al nostro museo, che aveva visitato ed apprezzato. Laura ci era stata molto vicina negli anni di preparazione della candidatura Matera  Capitale Europea della Cultura 2019, della quale aveva condiviso il percorso e i progetti (in sintonia con la lezione importante di suo padre Adriano che molto fece per Matera nel dopoguerra)». Un desiderio, rimasto strozzato in gola dalla prematura scomparsa, quello di vedere la figlia d’arte impegnata sempre più nel cuore dell’attività di Matera verso il 2019 e l’importante apputamento europeo con l’anno da Capitale europea della Cultura. «Avremmo voluto coinvolgerla nella prossima fase di costruzione delle attività del Polo Museale. Abbiamo perso un’amica cara e sensibile che con noi aveva condiviso una stagione di grande tensione culturale e di slancio ideale».

Un momento particolarmente doloroso per diverse comunità. tanto che da portare il Direttore della Sovrintendenza lucana, Marta Ragozzino, e tutto il personale del Polo Museale ad «associarsi al dolore della famiglia, della Fondazione Olivetti, delle città di Ivrea e Matera, e di quanti l’hanno conosciuta e le hanno voluto bene». Un’amicizia per la città dei Sassi, quella di Laura Olivetti, sottolineata anche dall’ex sindaco di Matera, Salvatore Adduce, che ha condiviso diversi momenti materani, con l’ultimogenita di Adriano Olivetti. «La scomparsa di Laura Olivetti, amica della città di Matera, costituisce una grave perdita anche per la nostra comunità. Laura è stata molto presente a Matera e in Basilicata. Con lei abbiamo fatto anche un tratto del percorso che ci ha portati al titolo di Capitale europea della Cultura. Era entusiasta del lavoro intenso che Matera aveva fatto, era orgogliosa e commossa dei richiami all’esperienza materana di suo padre Adriano contenuti nei dossier, che hanno portato Matera al grande risultato europeo. Ho avuto l’onore di frequentare negli anni la sede della Fondazione Olivetti a Roma in via Zanardelli a pochi passi dal Senato della Repubblica. A volte mangiavamo qualcosa proprio lì nella sede della Fondazione e mi parlava dei progetti che aveva per Ivrea a cominciare dalla candidatura a Città Industriale Patrimonio dell’Unesco. Matera, diceva Laura, può aiutare Ivrea a raggiungere quel traguardo a sessant’anni dal lavoro straordinario che Adriano Olivetti svolse nella nostra terra. Ma continuava a pensare a Matera dove con lei e Leonardo Sacco nel 2012 inaugurammo una sede “sperimentale” della biblioteca intitolata al padre. Matera perde un’amica innamorata della nostra città, erede di una stagione straordinaria di fermento culturale a cui ancora oggi abbiamo l’interesse ad attingere per guardare al futuro con maggiore speranza».

Un ricordo forte e presente anche per Raffaello De Ruggieri, l’attuale sindaco della città dei Sassi. «La scomparsa segna un profondo rammarico nella comunità materana – sostiene il sindaco – E’ a questo territorio, a questa città, che Olivetti donò la sua visione di futuro, di costruzione civile in un momento storico in cui Matera guardava al domani con incertezza. Laura Olivetti, che ha speso la sua vita a tramandare una eredità così stimolante  attraverso il lavoro alla guida della Fondazione intitolata a suo padre, aveva testimoniato proprio a Matera la sua intenzione di non disperdere il messaggio paterno, mantenendone  forti i suoi valori e il legame con questo territorio. La sua scomparsa ci rende tutti un po’ più deboli ma, al tempo stesso, consapevoli che l’eredità culturale e sociale che Adriano Olivetti ha instillato nella nostra terra non debba essere ignorata. Valorizzandola renderemo omaggio al suo impegno e al suo esempio civico». Magari il primo passo potrà essere proprio il reale recupero della Biblioteca intitolata al padre Adriano.

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