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C’È la guerra di Troia, il dolore delle troiane dopo la caduta della città, la vendetta di Medea. I miti scelti per la serata conclusiva della manifestazione “Mai più fango su Sibari”, lanciata sul Quotidiano della Calabria dal direttore Matteo Cosenza, sono per lo più al femminile. Brani da “Le Troiane” di Euripide e “Lunga notte di Medea” di Alvaro saranno letti a conclusione della giornata di dibattito e performance che si terrà domani, organizzata dall’Università della Calabria e da Fabio Vincenzi. Una giornata che vedrà anche un omaggio a Vincenzo Ziccarelli, drammaturgo di razza scomparso di recente.

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Un po’ convegno scientifico, un po’ talk show, il dibattito aprirà, alle 11, la “Primavera di Sibari”. Il Teatro piccolo dell’Unical ospiterà anche le scuole superiori della provincia e il Comune di Cassano, che ha concesso il patrocinio morale alla manifestazione. Matteo Cosenza guiderà i presenti in una sorta di viaggio ideale tra la Sibari del passato e quella del presente e del futuro, cedendo la parola, di volta in volta, al rettore Gino Crisci, ai professori Pierangelo Dacrema, Giuseppe Roma, Giovanna De Sensi Sestito, Maurizio Paoletti e a Francesco Prosperetti, direttore regionale del Ministero per i Beni culturali in Calabria. Sarà anche proiettato un video sulle criticità di Sibari, realizzato da Maria Furfaro e Gabriele Morabito e musicato dal vivo da Gianfranco De Franco. Poi il presidente della Fondazione Carical, Mario Bozzo, consegnerà il ricavato della raccolta fondi per Sibari a Prosperetti.

A partire dalle 18.30, nel foyer del teatro Auditorium dell’Unical, ci sarà un “Aperitivo archeologico”: degustazioni ad accompagnare il confronto sui beni culturali in Calabria. In sottofondo, le note balcaniche di Danilo Blaiotta, Emanuele Gallo e Fabio Lizzani. Alle 20.30, spazio alle performance (a ingresso gratuito) nel teatro Auditorium, curate dal regista Giancarlo Cauteruccio, nonostante la defaillance di alcuni artisti già contattati. Lo stesso Cauteruccio leggerà brani dal suo spettacolo “Crash Troades” e dalla Medea di Alvaro. L’attrice e conduttrice tv Daniela Poggi, poi, darà voce ad Ecuba, Andromaca e Cassandra. Il regista Lindo Nudo leggerà brani da “L’amore che bruciò Troia”, spettacolo scritto da Ziccarelli nel 2007, su commissione proprio di Cauteruccio, allora direttore artistico del Magna Graecia teatro festival. Tre musicisti del conservatorio di Cosenza (Margherita Capalbo, Maria Luisa Pagnotta e Giovanni Scarpello) suoneranno brani di Liszt, Debussy e Jolivet, mentre “Il giardino dell’amore”, sonata a 4 mani composta dalla direttrice del conservatorio di Vibo, Barbarossa, sarà eseguita da Ornella Cauteruccio, Concita Silvestri e Alessio Palermo. Dopo le letture di Stefania De Cola ed Ernesto Orrico, sarà Gianpaolo Capraro, giovane musicista sibarita, a chiudere lo spettacolo con la sua chitarra elettrica. «Non volevamo che questa serata restasse nell’ambito dell’emergenza – dice Cauteruccio – la musica di questo ventenne rappresenta il passaggio al futuro».

 

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