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La Regione Basilicata, nonostante le condizioni meteorologiche «critiche» in diverse aree, non intende chiedere lo stato di emergenza «poichè questo comporterebbe in automatico l’applicazione della ‘tassa sulle disgrazie’, ossia l’elevazione al massimo di tutte le addizionali fiscali sul territorio regionale».

Con lo stato di emergenza, ha spiegato la Regione, bisognerebbe aumentare, ad esempio, le accise sui carburanti di cinque centesimi di euro al litro, l’addizionale Irap dal 4,75 al 5,75 per cento, e l’addizionale Irpef dallo 0,90 all’1,40 per cento. Questo sulla base della legge approvata lo scorso anno con cui è stato eliminato l’intervento finanziario dello Stato nella gestione delle operazioni, trasferito alle Regioni, su risorse proprie o sulla leva fiscale locale. Per questo motivo «la Regione Basilicata ha deciso di fronteggiare l’emergenza senza gravare sui cittadini e sulle aziende in un momento particolarmente delicato della storia del nostro Paese».

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