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SI sta tornando lentamente alla normalità, nell’area colpita dall’evento alluvionale di sabato. I punti di maggiore criticità, si sono registrati nei pressi della foce del fiume Agri e lungo il corso del Sinni, nell’area dei giardini di Rotondella, dove interi agrumeti sono stati trasformati in enormi risaie dall’acqua e dal fango del fiume. Inutile dire che, in alcuni casi, si tratta di zone golenali, terreni demaniali occupati da coltivatori, che di fatto impediscono lo sfogo naturale al fiume, attraverso la realizzazione di colture intensive con alberi d’alto fusto. Questa è una storia antica, che conoscono tutti e molti fingono di non sapere. Al di là dell’aspetto polemico, resta indubbiamente il dato dell’ennesimo evento alluvionale, il secondo con conseguenze non leggere per terreni e cose, nell’arco di appena un mese e con la stagione invernale ancora alle porte.

Una situazione che si fa preoccupante, anche perchè le zone colpite sono particolarmente produttive sotto il profilo agricolo e molte aziende anche di medie proporzioni, rischiano la sopravvivenza, stante anche il periodo di crisi congiunturale in atto.

Dalle prime ore di ieri mattina, mezzi e uomini del Comune di Nova Siri, hanno lavorato per diverse ore al fine di liberare dal fango alcune strade rurali e far uscire dall’isolamento le famiglie, anche alla luce della necessità di muoversi per recarsi alle urne. Ad essere maggiormente colpita, è stata la contrada Laccata, nelle immediate vicinanze della costa e tutto il lungomare di Nova Siri, con i villaggi turistici invasi da acqua e fango. Tanti i terreni agricoli sommersi e ci vorranno molti giorni per poter prosciugare l’acqua ed accedere alle colture; questo a condizione che nelle prossime ore non riprenda a piovere, come pure prevedono i metereologi.

Un’altra zona interessata dalle piene di canali e torrenti, oltre che dall’esondazione del fiume Agri, è quella di Bosco Soprano, nel territorio di Policoro, dove i canali di bonifica, cronicamente intasati da fango e vegetazione spontanea, non hanno retto e dove si è temuto fino a tarda sera per una famiglia, minacciata dalla piena del fiume. Fino ai ieri, restava la sola criticità sulla complanare alla Ss Sinnica, nel territorio di Rotondella, chiusa al traffico per una frana.

a.corrado@luedi.it

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