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POTENZA – C’è anche il direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza tra i nomi che circolano per la guida uno dei nuovi maxi-dipartimenti della Regione. E al suo posto c’è già chi pensa all’ex assessore Attilio Martorano, o a un “ritorno” di Rocco Maglietta dall’Azienda sanitaria di Matera.

Rischia di aprire una nuova tornata di nomine la scelta dei dirigenti che dovranno affiancare Marcello Pittella e i membri della giunta dei professori negli uffici di via Verrastro.

Le indiscrezioni che danno in partenza dal maggiore nosocomio lucano Giampiero Maruggi vanno facendosi sempre più insistenti.

Per lui non è escluso un incarico “di prossimità” al neo governatore, vale a dire all’interno dell’ufficio di presidenza della Giunta.

Ma è chiaro che nessuno può aver pensato al suo nome tralasciando il tema della successione ai vertici di un’azienda sanitaria che in Basilicata, in termini di bilancio e occupazione, compete solo con la Fiat e la stessa Regione. 

Maruggi è arrivato al San Carlo a marzo del 2012 dopo l’addio di Andrea Des Dorides, un “esterno” – tra i tanti – approdato nel capoluogo lucano otto mesi prima, e ripartito subito dopo per un nuovo incarico al nord, come direttore della Usl di Ravenna. 

Curiose le motivazioni addotte dalla Giunta dell’epoca per accettare le dimissioni del suo predecessore, visto il parallelo evidente con la situazione attuale.

«La decisione – riportava la nota congiunta di De Filippo e assessori – è stata assunta per garantire alla più grande realtà della sanità lucana, la possibilità di un credibile lavoro di prospettiva di ampio respiro che era stato inficiato dalle notizie sulla possibile imminente partenza del direttore generale uscente».

Perciò chissà che succederà adesso, a parti invertite.

Padre del Mediocredito Basilicata ed ex direttore della Banca popolare di Matera, Maruggi era stato in precedenza per qualche settimana a capo della Asm,

Con lui avevano concorso per il posto da dg del San Carlo oltre una quarantina di candidati: dall’“uscente” Giovanni De Costanzo all’attuale direttore sanitario Antonio Pedota, passando per il direttore generale e il direttore sanitario della Asp, Mario Marra e Giuseppe Cugno. Poi ancora l’ex presidente del Consiglio regionale Domenico Maroscia, l’attuale direttore della Asm Maglietta, quello del Crob di Rionero Pasquale Amendola, e l’ex della Asl di Venosa Giancarlo Vainieri. Più vari dirigenti regionali come Giuseppe Montagano, Emilio Libutti, Maria Teresa Lavieri, Gerardo Calvello, Vincenzo Sigillito (appena uscito dall’Arpab), e l’attuale direttore generale alle Infrastrutture, Mario Cerverizzo.

Tra gli esterni spiccavano un ex come Michele Cannizzaro, il dirigente generale del parco dell’appennino lucano, Vincenzo Fogliano e l’ex direttore generale dell’Acta Marcello Tricarico.

Molti anche i medici: come Vincenzo Barile, responsabile del poliambulatorio del Gallitello di Potenza; Archimede Leccese, notissimo cardiochirurgo e animatore dei Socialisti e Riformisti Lucani; il direttore del Dipartimento emergenza e accettazione del San Carlo Luigi De Trana, e l’ex primario di neurochirurgia Paolo Severino. Oltre ovviamente allo stesso Des Dorides.

Di fronte alle dimissioni di quest’ultimo, poco meno di due anni fa, alla giunta regionale era bastato sfogliare i curriculum degli altri candidati per pescare un sostituto.

Oggi invece occorrerebbe un nuovo bando perciò i nomi sono destinati a cambiare, con qualche defezione e qualche aggiunta.

Tipo l’ex assessore alla sanità Attilio Martorano, che è forse il più rimpianto tra tutti i membri dell’ultima giunta regionale di De Filippo. Un serio  contendente anche per chi come Rocco Maglietta fino a ieri sembrava il predestinato.

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