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Una Fondazione “Matera-Basilicata 2019” presieduta dal sindaco di Matera e con alla vicepresidenza il presidente della Regione Basilicata.

Gli annunci, fatti direttamente da Pittella nei mesi passati, ci erano già stati ma adesso il lavoro entra sempre di più nella fase operativa tanto che una bozza di statuto è già stata sottoposta all’attenzione dei consiglieri comunali e potrebbe arrivare ben presto, forse già il prossimo 18 di agosto in Consiglio comunale per un esame completo ed un ‘approvazione.

Anche e direttamente sulle questioni relative a Matera 2019 e agli obiettivi culturali e del dossier di candidatura nelle ultime settimane anche con un nuovo incontro della commissione cultura vi è stato un tentativo di coinvolgimento e avvicinamento con l’intero Consiglio comunale.

Lo statuto fissa alcuni punti fondamentali di quello che dovrà essere la fondazione, degli obiettivi che si dovrà porre.

«La Fondazione avrà durata fino al 31 dicembre 2022, a condizione che siano state regolarmente adempiute tutte le obbligazione assunte in relazione al raggiungimento dello scopo di cui al presente statuto e dopo l’approvazione del rendiconto finale.

«La Fondazione ha la finalità di attuare la strategia culturale pluriennale  delineata nel dossier di candidatura di Matera  al titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, al fine di consolidare il posizionamento acquisito da Matera e la Basilicata a livello europeo nel settore della creatività e di diventare una piattaforma culturale per il Mezzogiorno d’Europa.

In particolare, la Fondazione fa leva sulla creatività per attrarre e valorizzare nuovi talenti ed investimenti».

«La  durata della Fondazione è collegata all’arco temporale in cui si attuerà la strategia culturale delineata nel dossier di candidatura (2015-2020) e alla esigenza di gestire, monitorare e valutare gli esiti e gli impatti della strategia stessa.

La Fondazione può comunque essere prorogata per volontà unanime dei Fondatori per il perseguimento delle sue finalità e scopi».

Ovviamente le diverse articolazioni dello Statuto che consta di 23 articoli saranno nel dettaglio esaminate nel corso delle diverse riunioni che si terranno ma che costituiscono elemento esclusivamente propedeutico alla creazione di una realtà che dovrà esaltare attraverso e magari e soprattutto oltre l’obiettivo di Matera 2019 i suoi tanti progetti.

«Abbiamo addosso gli occhi del mondo e non possiamo sbagliare, in questo momento più che mai» ha spiegato ieri mattina il sindaco di Matera Salvatore Adduce commentando l’impegno di questi giorni per ospitare i turisti e per far sì che la città compia un nuovo salto di qualità in vista del rush finale verso la candidatura.

Ieri in una riunione Adduce sottolinea come «la città in questo momento è pronta e se ci saranno incidenti vorrà dire che sarà stato un sabotaggio».

Parole forti, probabilmente troppo, ma che sintetizzano in qualche modo l’importanza del momento che la città sta vivendo e dunque anche l’attenzione sui minimi particolari che si cerca di avere in prospettiva della candidatura. Lo stesso primo cittadino ha confermato, ad esempio, l’intervento di bonifica a Porta Pistola dove c’è uno degli infopoint turistici e dove verrà anche rifatta la pavimentazione. Insieme ad altre necessità da affrontare probabilmente nel corso delle settimane e che cominciano proprio con la circolazione nel centro storico e nei Sassi visto che il sistema di Ztl non è ancora inserito a pieno e servono una serie di interventi per poter partire anche sotto questo profilo.

Ma il momento è senza dubbio di quelli caldi e la corsa verso la capitale della cultura è sostanzialmente già iniziata, il responso di agosto servirà solo per completare il lavoro che c’è da fare ed arrivare pronti alla messa a punto del dossier a settembre. Si procede a tappe forzate e con il tempo che necessariamente continua a stringere.

Tre date scandiranno il tempo: la consegna del dossier nella prima decade di settembre poi la visita di una delegazione della Giuria. Infine, il 16 ottobre l’incontro con la Giuria internazionale e nazionale con la delegazione che sarà chiamata a sostenere le buone ragioni della città e del territorio, ma soprattutto l’originalità, la sostenibilità, l’efficacia del programma nel favorire lo sviluppo del territorio negli anni a venire, al di là del 2019.

 

 

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