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Il SUD strizza l’occhio all’idea di diventare capitale della cultura. Un’idea che prova a guardare lontano, rilanciata nelle ultime ore da alcune parole del sindaco di Lecce Paolo Perrone e confermate ieri al “Quotidiano” da Salvatore Adduce sindaco di Matera.
«Chiariamo subito un punto, noi lavoriamo con l’idea che il Sud possa esprimere l’innovazione ma è un tema che va affrontato solo al netto della bontà dei singoli progetti. A parità di condizioni, di progetti io credo che debba toccare a quel Sud che esprime una forza in più.
Matera in questo senso» continua Adduce, «lo vuole dimostrare, lo ha fatto l’altro giorno con l’eccezionale e non semplice presenza di 100 fasce tricolore, credo che abbiamo qualcosa che rimarrà a futura memoria e che possa staccare il Sud dal suo destino crudele». Un messaggio di riscossa che non può mancare di essere anche forte ed impotente in questo particolare momento sociale e che può partire proprio dal Sud e da quella sua parte che ha dimostrato nel tempo di poter uscire dalla vergogna nazionale per diventare patrimonio dell’umanità.
«Io credo che questa possa essere un’occasione per il destino di Matera e credo anche di Lecce di esprimere ciò che il Sud è in grado di manifestare». Nel giorno in cui i commissari ricominciano il loro giro di visite da Perugia-Assisi la riflessione che emerge con maggiore forza in queste ore è proprio il percorso di candidatura che nel tempo da Bologna, Firenze, Genova ha potuto in qualche modo trasformare alcuni pezzi nobili d’Italia ma che non è mai discesa a Sud e questa potrebbe essere dunque, davvero un’occasione importante.
Con Adduce poi non manchiamo anche di provare, a freddo, a ripensare alla visita dei commissari: «io sono orgoglioso di come la città ha risposto, dell’interesse che è riuscita a mostrare, mi sono tenuto volutamente ed in molte occasioni lontano proprio per permettere ai commissari di assaporare a pieno i diversi aspetti. Credo che abbiamo fatto la nostra parte, abbiamo fatto prendere visione di un fermento reale che è presente. La città ha mostrato interesse, ha risposto e ha anche mostrare di conoscere bene l’inglese e di poter dunque comunicare con facilità anche in circostanze come questa».
Le prossime ore saranno dedicate ad una sorta di vera e propria full immersion per riuscire a completare bene il cammino con l’ultimo step cioè quello che porta al colloquio del 16 ottobre prossimo con la commissione per presentare al meglio il dossier di candidatura. Poi il 17 il responso e la decisione finale. Oramai davvero il conto alla rovescia per conoscere la capitale della cultura è partita. E siamo all’ultima curva.

p.quarto@luedi.it

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