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Come si arriva a Matera? E’ il tormentone che si ripete dopo l’annuncio della capitale europea della cultura 2019. Non solo pagine e pagine a livello nazionalema anche servizi televisivi passando per l’ironia di Crozza che tra un applauso ed un sorriso spiega che “a Matera non ci si può arrivare, non ci sono i binari”.
Rimane questo il tema di fondo del post candidatura percepito all’improvviso da più parti ma che non è stato oggetto di discussione nel momento in cui Matera ha passato prima le preselezioni e poi addirittura ottenendo la raccomandazione della giuria internazionale e il placet del Governo italiano.
Oggi la questione infrastrutturale torna improvvisamente di moda come commento univoco sulla città di Matera e sul suo storico deficit infrastrutturale. In queste ore il Comitato Matera 2019 ha ricordato la raggiungibilità della città ad un’ora da un’aeroporto e dunque da tutte le principali mete europee e a poco più dallo stesso riferimento ferroviario.
«Matera è molto più vicina al resto dell’Italia e all’Europa di quanto si creda!
“Tra i progetti strategici nel miglioramento della mobilità, rientra il potenziamento delle connessioni dirette, via bus e a tariffe moderate, tra l’aeroporto di Bari e la città di Matera. Per il 2019 verranno assicurate corse regolari ogni ora nei due sensi ..» scrivono dallo stesso Comitato di Matera 2019 proprio a disegnare uno scenario sostanzialmente diverso da quello di cui si continua a parlare in questi giorni.
Poi non manca un evidente riferimento a quanto contenuto all’interno dello stesso dossier di candidatura laddove si specifica a chiare lettere «la sua apparente difficoltà a essere raggiunta è più percettiva che reale.
A Matera ci si arriva attraverso infrastrutture aeroportuali, ferroviarie e con le autolinee, ma anche con collegamenti privati tramite autoveicolo, lungo le quattro grandi direttrici che individuano il territorio di candidatura.
Tuttavia, proprio in previsione della candidatura del 2019 e grazie all’impegno delle autorità competenti, verranno migliorate e qualificate alcune connessioni viarie strategiche come l’asse Matera – Bari centrale – Bari Aeroporto, rafforzato il servizio pubblico verso i principali hub e poli urbani e favorite forme di mobilità intelligente».
Limitatamente ai trasporti su gomma e sempre all’interno del dossier si sottolinea come «sono in corso lavori per migliorare l’accessibilità di diverse reti viarie.
Sono previsti infatti, il rafforzamento dell’asse Matera-Bari, la realizzazione di una bretella autostradale di 25 km verso Taranto e del tratto Matera-Ferrandina che consentirà spostamenti più agevoli rispetto a Potenza e al resto della Basilicata».
Obiettivi non facili da raggiungere come l’incentivazione delle navette per Palese o l’abbassamento sotto i 60 minuti del trasporto con le ferrovie appulo-lucane. Ma tutto ruota attorno alla mancanza della ferrovia, un deficit incolmabile almeno stando ai commenti che arrivano dall’autorevole livello nazionale.

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