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MATERA – Traffico in tilt, bagni pubblici insufficienti, difficoltà nella mobilità in centro. L’effetto-Presepe in città ha fatto emergere numerose difficoltà su cui il Comune dovrà svolgere una riflessione, intervenendo probabilmente di più anche sotto il profilo della comunicazione pubblica.
Lo sostiene l’assessore e vice sindaco Sergio Cappella che ripercorre gli ultimi giorni.
«Molte persone si sono lamentate anche con me perchè i proprietari degli esercizi pubblici hanno dovuto sopperire al servizio di bagni pubblici e a questo proposito voglio chiarire un aspetto che pochi conoscono: gli autobus avevano per il cambio dei voucher e per la sosta ai servizi pubblici, il Dichio Garden all’ipermercato di Venusio. In quella struttura dovevano cambiare i voucher in biglietti e potevano al tempo stesso utilizzare i quattro bagni disponibili. Sull’intero percorso del Presepe vivente, nei Sassi, inoltre erano aperti i bagni di via Fiorentini, via Madonna delle Virtù, Santa Lucia alle Malve e Santa Maria De Armenis». Ai turisti infuriati che non hanno potuto utilizzare i bagni di piazza Vittorio Veneto che erano stati chiusi, cosa risponde? «Tra sabato e domenica l’operatore della cooperativa che lo gestisce, aveva chiuso alle 20,30, è vero, provocando qualche disagio, ma più in generale voglio chiarire che le informazioni sul sito, c’erano. Per i bus l’area all’Ipercoop di Venusio era stata allestita ad hoc». Il parcheggio selvaggio di questi giorni è stato un altro dei problemi subiti da cittadini e turisti. «In via Saragat c’erano auto parcheggiate in doppia fila quando proprio nella stessa strada c’è il parcheggio, a 30 centesimi all’ora con 500 posti disponibili, quasi vuoto. Per non parlare dei parcheggi di piazza Cesare Firrao, piazza Matteotti, piazza della Visitazione e di quello del Comune dove domenica, tra l’altro, non avrebbero nemmeno pagato. I camper avrebbero dovuto essere ospitati in un’area ad hoc come era indicato chiaramente sul sito del Presepe». Clamoroso il caso di piazza San Francesco d’Assisi dove le auto parcheggiate da qualcuno che aveva spostato i cartelli di divieto, hanno bloccato il passaggio pedonale e invaso un’area che avrebbe dovuto essere libera. «L’evento del presepe – ammette Cappella- sta assumento un richiamo molto ampio e per questo una riflessione andrà svolta affinchè le informazioni corrette vengano diffuse nel modo più adatto per l’edizione del prossimo anno». Il Comune, nel frattempo, aveva previsto con una ordinanza che nelle zone pedonali del centro storico non venisse autorizzata alcuna iniziativa, ma il provvedimento non è stato rispettato come dimostra ad esempio uno striscione pubblicitario affisso sulla ringhiera di piazza Vittorio Veneto che si affaccia sul Palombaro o auto in esposizione . «Sfido chiunque a mostrare autorizzazioni che sono state rilasciate. Nessuno lo aveva fatto e per questo sono intervenuto domenica mattina, sanzionando tutti coloro che non erano stati autorizzati». E lo striscione pubblicitario sul parapetto che si affaccia da piazza Vittorio Veneto sul Palombaro? «Gli organizzatori sono stati già richiamati».

a.ciervo@luedi.it

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