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MATERA – Matera si sta riscoprendo sempre più una città con una vocazione turistica. Il dato positivo di per se positivo è ulteriormente rafforzato dal fatto che non solo Matera vede una crescita delle presenze, ma anche il suo territorio e soprattutto la costa jonica. Il crescente afflusso di turisti nel territorio materano è un chiaro indicatore che il turismo rappresenta uno dei settori che possono trainare lo sviluppo economico locale. In questa prospettiva nel sentiero di programmazione nel quale la nuova amministrazione si sta avviando abbiamo bisogno di mettere in campo una strategia di sviluppo della filiera turistica che comprenda un’adeguata attività di marketing e promozione territoriale; una qualificazione delle strutture ricettive; uno sviluppo dei servizi integrati dall’accoglienza ai servizi culturali e ricreativi; ed una gestione dello spazio pubblico che deve sempre più migliorarsi in un’ottica di benessere e qualità urbana dal punto di vista igenico-sanitario, dell’ampiezza e funzionalità delle isole pedonali, dell’uso commerciale degli spazi nel centro storico, e dello sviluppo delle attività artigianali, in tutto questo senza trascurare i quartieri della città e le zone periurbane.
Sulla scorta dei risultati positivi di questa stagione estiva occorrerà mettere in cantiere dei progetti di investimento che consentano di definire un sistema turistico competitivo e sostenibile. La sfida è quella di trasformare il turismo in uno dei pilastri economici di sviluppo facendo in modo che questo possa sinergicamente integrarsi con altri settori economici del nostro territorio.
In questo momento l’amministrazione ha dapprima iniziato ad affrontare e risolvere alcune urgenze pendenti. Così, in primis l’assessore Delicio è alle prese con una regolamentazione delle ZTL, delle infrastrutture viarie e delle aree destinate a parcheggio, nonchè del trasporto urbano – così da rendere la città più accogliente; mentre l’assessore Zoccali sta affrontando il problema igenico-sanitario con l’obiettivo da subito di rendere la città più pulita. Con l’assessore Selvaggi si stanno mettendo in campo le prime azioni di ricognizione della capacità di accoglienza ed informazione turistica che necessita di una regolamentazione e potenziamento, oltre a verificare le problematiche delle strutture ricettive.
Al contempo, grande attenzione si sta ponendo agli eventi sportivi e ricreativi con l’assessore Amenta. Superando l’attuale fase di primo intervento, che vede tra l’altro la fondamentale attuazione dei fondi FAS nel tentativo di recuperare il tempo perduto ed evitare che risorse finanziarie fondamentali per lo sviluppo territoriale possano essere perse, sarà attuata una fase di programmazione strategica per lo sviluppo locale. In relazione al settore turistico si possono intraverdere due dimensioni. Da un lato, di breve periodo, continuare ad individuare e affontare tutti i nodi irrisolti così come delineati dagli operatori turistico-commerciali, oltre che dai cittadini. Dall’altro, di medio periodo, delineare gli obiettivi strategici ed alcuni importanti progetti di sviluppo turistico che fungano da catalizzatori di crescita.
A tale scopo si dovrà partire dalla definizione di azioni volte a sviluppare ulteriormente la notorietà di Matera e dei Sassi, soprattutto facendo leva e capitalizzando il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019. La visione deve essere quella di un turismo internazionale e nazionale qualificato, piuttosto che semplicemente quello che si potrebbe definire delle ‘ondata barbariche’ che poco o nulla lascia alla città e alla sua comunità. Per rendere il settore turistico un motore di crescita sostenibile occorre affrontare cinque linee di intervento. La prima è quella fondamentale delle infrastutture di servizio: sia quelle esterne di accesso e di connessione ai sistemi di trasporto ed intermodali nazionali, sia quelle interne alla città come le vie di accesso a Matera, la rete stradale urbana e periurbana, il trasporto urbano con una valorizzazione della metropolitana leggera, le aree di parcheggio e le zone a traffico limitato.
Nell’ambito delle infrastutture si inserisce poi il capitolo più ampio della qualificazione e progettazione urbana. La seconda linea di intervento per lo sviluppo turistico è rappresentata dalla ricettività turistica che richiede dapprima una valutazione di quella alberghiera esistente e quindi di una valorizzazione e regolamentazione della ricettività extra-alberghiera.
Nell’ambito della ricettività ricadono poi tutti i servizi di accoglienza ed informazione turistica quali gli info-point, le guide turistiche, nonchè i servizi integrati connessi alle attività commerciali ed artigianali. La terza dimensione attiene lo sviluppo degli attrattori turistici locali e la loro messa in rete. Occorre che il turista arrivato a Matera, dopo essere stato catturato emotivamente dall’energia dei Sassi, possa anche trovare un sistema di eventi e di attrazioni culturali e ricreative che lo coinvolgano in un’esperienza globale di turismo culturale.
A tale scopo si rende necessario mettere a sistema le iniziative esistenti e sviluppare nuovi grandi progetti come il parco delle chiese rupestri, il museo demoantropologico, ed altri importanti iniziative che devono collegarsi con i territori interni del materano anche attraverso ad esempio itinerari tematici – tutto ciò da pianificare. La quarta dimensione è quella della progettualità che deve vedere una miscela di sviluppo di una nuova energia imprenditoriale locale, di una capacità di attrazione di investimenti diretti, di una co-progettazione basata su un’intelligenza collettiva supportata e partecipata dalle istituzioni. Infine, la quinta dimensione è quella del coordinamento. La capacità di sviluppare un sistema turistico è certamente il risultato della libera impresa, ma occorre che si realizzi una regolamentazione e un monitoraggio affinchè il territorio e le sue strutture si qualifichino ad un livello tale da poter attrarre in modo sistematico, strutturato e sostenibile flussi turistici durante tutto l’anno. Questo richiede un coordinamento degli operatori e delle associazioni di categoria, nonchè una vigilanza e regolamentazione dell’ecosistema turistico da parte delle istituzioni preposte al compito.
Il nostro sistema territoriale potrà trarre grande vantaggio da tutta una serie di tendenze che si vanno gradualmente affermando negli stili di vita europei come la dieta mediterranea, il vivere ‘lento’, la ricerca di territori sicuri e più in generale l’attrattività nell’immaginario europeo della qualità paesaggistica ed ambientale del Meridione. Per questo dovremo sviluppare una cultura di turismo che richiede la capacità di progettare e gestire modelli di business dedicati, risolvere i problemi strutturali connessi alle infrastrutture e ai servizi, e definire un quadro normativo e di controllo che definisca un contesto favorevolo allo sviluppo di impresa oltre che alla qualità del vivere dei cittadini. In tale direzione la nuova amministrazione si sta muovendo anche di concerto che la Regione che sta offrendo grande collaborazione per risolvere le questioni dei fondi strutturali della vecchia programmazione, aprendo alcontempo un proficuo dialogo su quelli della nuova programmazione 2014-2020. Ci sono buone condizioni affinchè si svolti la direzione di declino economico e sociale ben ritratto dall’ultimo rapporto dello Svimez, e si possa finalmente imboccare la strada della crescita, a patto però che tutti gli attori economici, istituzionali e sociali facciano la loro parte in uno sforzo emergente di coordinamento virtuoso puntando al bene collettivo.

*Vice Sindaco e Assessore  allo Sviluppo Economico e Pianificazione Strategica

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