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IL maltempo in Basilicata ha messo in ginocchio il Materano e il presidente della Provincia, Franco Stella, non accetta che il territorio di competenza venga trattata diversamente dagli altri.

«Tutte le tragedie hanno uguale dignità e necessitano della medesima attenzione», spiega Stella, che ha scritto al presidente del Consiglio dei Ministri, ai ministri delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico, al presidente dell’Upi, al presidente della Regione e per conoscenza al prefetto. «Non abbiamo più parole –scrive Stella- per descrivere lo stato di scoramento in cui versano le popolazioni colpite, le nostre comunità sono lacerate difronte a tanta distruzione. Interventi che hanno bisogno di un Vostro riscontro ad horas, è urgente che le SS.LL., ognuna per le rispettive competenze, voglia adoperarsi per il riconoscimento dello stato di calamità per la Basilicata e per rendere subito disponibili le risorse necessarie».

Dello stesso tenore la richiesta del capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza: «Abbiamo appena chiesto al Governo lo stato d’emergenza per i territori colpiti dall’alluvione, che rischia di mettere in ginocchio territori, come la Basilicata, già colpiti dalla crisi economica».

L’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Benedetto, ha sottolineato che: «E’ importante per il futuro che una significativa quota di risorse del nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei e nazionali sia posta al servizio dell’obiettivo della difesa del suolo, delle attività forestali, della riduzione degli impatti che grandi infrastrutture sviluppano sul territorio. E’ giusto -ha proseguito- che l’allocazione delle risorse, la cui negoziazione nazionale è alle soglie, è la sollecitazione dell’assessore Benedetto – sia coerente con gli obiettivi che ci si prefigge: nel caso degli interventi della difesa del suolo e della forestazione non può che essere la dimensione territoriale il parametro al quale riferirsi. Oggi più che mai -ha concluso Benedetto- oltre gli interventi d’urgenza, oltre le compensazioni dei danni, è necessario che la frammentazione delle competenze non sia più un alibi per ritardare un intervento straordinario che mettendo in sicurezza il territorio ne consenta uno sviluppo economico. A questo obiettivo devono certamente concorrere le istituzioni locali e le forze imprenditoriali, in particolare le aziende agricole ed i Consorzi di bonifica, ma non può prescindere da uno sforzo nazionale».

Anche la senatrice Maria Antezza con un’interrogazione specifica di «dichiarare lo stato di emergenza e il successivo riconoscimento dello stato di calamità naturale al fine di evitare il collasso del tessuto imprenditoriale del Metapontino».

L’onorevole Antezza, firmataria di un’ulteriore interpellanza urgente, chiede al Governo di riconoscere immediatamente lo stato di emergenza e il conseguente stato di calamità in favore dei territori colpiti dall’eccezionale ondata di maltempo. «A fronte di questa situazione drammatica –conclude Maria Antezza– chiediamo un segnale forte al governo, affinché i cittadini sentano la sua presenza dichiarando immediatamente lo stato di emergenza e il riconoscimento dello stato di calamità».

Posizioni condivisibili, che interpretano l’esigenza vitale di tutta la popolazione lucana.

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