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POTENZA – Non c’è stato alcun accordo eppure il caso ha voluto che le due iniziative coincidessero perfettamente, come se fossero l’una complementare all’altra, così come di fatto è. Questa settimana Potenza avrà il primo ambulatorio medico solidale e il primo ambulatorio solidale per la distribuzione dei farmaci. L’ambulatorio medico è stato presentato ieri in conferenza stampa alla parrocchia Santissima Immacolata di rione Cocuzzo dove è già pronto lo studio medico grazie alla disponibilità di Don Donato.
Una stanza in disuso, rimessa a nuovo e ammobiliata con tanto di lettino, spogliatoio e classica tabella per controllare la vista. Tutto donato da Tecnomedical di Basentini. E’ stata una vera e propria catena di solidarietà, infatti, quella messa in piedi da Dino De Angelis, cittadino da sempre socialmente impegnato, e alcuni medici per l’esattezza 7 in tutto che un anno e mezzo fa hanno avuto l’idea di mettere in rete i soggetti necessari per poter aprire un ambulatorio che offrisse gratuitamente visite mediche a chi ne avesse più bisogno.
Oggi questa idea prende corpo e attraverso il tam tam della rete, del passaparola e dei social network la rete dei medici solidali già si è allargata a 10 in poche ore dalla diffusione della notizia.
C’è un otorino laringoiatra, un gastroenterologo, un fisioterapista, un ortopedico, un cardiologo, un senologo, infermieri, specialisti in posturologia e riabilitazione.
C’è chi viene da anni dal mondo del volontariato, come il presidente Fidas Potenza Salvatore Accardo e chi negli ultimi tempi si scontra sempre più spesso con la triste realtà di chi, con le lacrime agli occhi, confessa di non avere i soldi per curarsi. E non sono solo gli anziani o i disoccupati.
I nuovi poveri, come raccontato ieri da don Donato e da Marina Buoncristiano, della Caritas diocesana di Bucaletto, sono imprenditori che sono andati in rovina o chi ha un’occupazione ma lo stipendio non è sufficiente per portare avanti una famiglia con figli a carico, a volte anche anziani. Non hanno soldi per pagare le bollette o mutui.
Lo dicono con precisione gli ultimi dati Istat – citati da Buoncristiano per illustrare il contesto in cui nascono queste iniziative e che fotografano una situazione allarmante se si pensa che un terzo dei lucani non riesce a far fronte a spese impreviste quali appunto quelle sanitarie – ma lo dicono soprattutto i racconti di chi si rivolge ai centri di ascolto delle diocesi e delle parrocchie, come sempre Buoncristiano spiega. In questo terreno, nutrito dalle buone volontà di chi <<vuole dare una risposta a chi non ce la fa>> afferma Dino De Angelis <<piantiamo un seme – dichiara Don Donato – che sicuramente darà i suoi buoni frutti>>. Il laboratorio è aperto ogni giovedì dalle 17 alle 19, compatibilmente con le disponibilità dei medici. Bisogna prenotarsi contattando la segreteria della parrocchia. Il banco dei farmaci, per lo più di fascia C, verrà inaugurato invece sabato 28 ed è frutto di un protocollo siglato da Caritas diocesana, Acli nazionali e Banco farmaceutico.

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