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POTENZA – L’imprenditore che ha denunciato tutto in procura lo aveva conosciuto come il progettista della ditta che aveva soppiantato la sua offerta. Poi lo ha ritrovato in Comune con tanto di targhetta proprio affianco alla stanza del presidente della commissione di gara, che per inciso è anche un suo parente. Così adesso che questi ultimi sono stati condannati rischia di passare guai seri anche lui.

Potrebbe avere uno strascico molto pesante la condanna a 9 e 6 mesi di reclusione per falso (pena sospesa) inflitta mercoledì scorso al capo dell’area territorio e ambiente del Comune di Melfi, Michelarcangelo Moscaritolo ed Eugenio Monico, titolare dell’omonima ditta specializzata nella fornitura di attrezzature informatiche, software e servizi collegati a privati e pubbliche amministrazioni.

A margine del dispositivo nei loro confronti il collegio del Tribunale di Potenza, presidente Fabrizio Finamore e giudici a latere Giulio Argenio e Marina Rizzo, ha infatti disposto di inviare in procura copia di alcuni verbali con le testimonianze rese in udienza.

Si tratta di quelle di Barbara Vasco, titolare della ditta Arredo Contact di Cerignola, e Francesco Moccia, ingegnere informatico, consulente di Monico e attuale responsabile informatico del Comune.

Per entrambi l’ipotesi è che avrebbero mentito sotto giuramento, ma una volta sul tavolo dei pm spetterà a loro valutare il da farsi.

Di fatto il ruolo di Moccia era stato evidenziato anche nell’arringa conclusiva dell’avvocato di Giuliano Bastianello, l’imprenditore di Padova che ha fatto partire l’inchiesta nel 2006 raccontando le stranezze di quella gara per le forniture di arredi e tecnologie della bibliomediateca del Centro Nitti.

Bastianello era il grande favorito per quell’affare da 300mila euro finanziato a febbraio da 2005 dalla Regione. Ma all’atto pratico tutte le previsione sarebbero state stravolte.

Il progetto presentato dalla ditta di Monico, e di fatto realizzato da Moccia, per quanto bocciato dall’ideatore del bando da un punto di vista tecnico sarebbe risultato vincitore.

Merito di un ribasso fortissimo sul prezzo e della promessa di consegnare tutto in un mese, cosa che non solo non si sarebbe realizzata ma si sarebbe rivelata anche inutile dato che erano in corso alcuni lavori di ristrutturazione nei locali.  

Inoltre, se a luglio del 2005 si chiedeva alle ditte concorrenti di fornire proposte complessive di arredo e forniture tecnologiche a novembre le gare sarebbero diventate due: una da 115mila euro per gli arredi e un’altra da 120mila per le dotazioni tecnologiche.

Figurarsi la sorpresa di Bastianello quando ha ritrovato Moccia in Comune come responsabile informatico, e poi quando ha scoperto che era imparentato con il presidente della commissione di gara per le forniture del centro Nitti, Michelarcangelo Moscaritolo.

A questo punto verrebbe da chiedersi se anche la gara per la gestione del portale internet del Comune, aggiudicata a una società gestita da Moccia è stata presiduta da quest’ultimo.

La risposta potrebbe essere tutt’altro che scontata. 

l.amato@luedi.it

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