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COSENZA – I poliziotti della Questura di Cosenza hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla vittima nei confronti di C.A., di 34 anni, responsabile di atti persecutori, lesioni personali aggravate e tentata violenza privata.

Gli agenti, nelle scorse settimane, hanno effettuato diversi interventi su richiesta di una giovane donna, terrorizzata per le continue minacce e percosse ricevute dall’ex compagno. La giovane donna, dopo aver trovato il coraggio di lasciare l’uomo dopo mesi di maltrattamenti ed umiliazioni, ha iniziato a subire dallo stesso una serie di atti persecutori.

Secondo quanto accertato dalla polizia, gli atti persecutori sono cominciati con pressanti e continue telefonate minatorie, pedinamenti, minacce di scenate sul posto di lavoro, di incendi alla propria abitazione e di morte, per poi sfociare in una aggressione fisica che ha provocato alla giovane un trauma cranico e cervicale con prognosi di 15 giorni, interrotta soltanto dall’arrivo degli uomini della Squadra Volante che hanno provocato la fuga dell’ex compagno.

Da quel momento gli uomini delle volanti della Questura di Cosenza hanno iniziato a prendersi cura della vittima riuscendo a tranquillizzarla e a farla sentire al sicuro, permettendole così di trovare la forza di denunciare le violenze subite.

Dalle indagini, condotte sotto le direttive del questore Luigi Liguori, sono emersi i riscontri alle denunce della donna, che nel frattempo è stata assistita da un centro anti violenza della provincia di Cosenza con cui giornalmente la Polizia di Stato collabora per creare quel sistema di rete che permette alle donne vittime di violenza di ritrovare la serenità perduta. Gli investigatori hanno denunciato l’ex compagno alla magistratura ed il gip ha emesso il provvedimento.

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