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VAL D’AGRI – L’incubo della Tares, la maxi bolletta sui Rifiuti Solidi Urbani, sta tenendo banco in molti paesi della Val d’Agri.  A Sarconi,  paese del rinomato fagiolo, già è arrivata nella buca delle lettere con la relativa maggiorazione – che lo Stato incasserà direttamente – e che sta creando scompiglio tra i cittadini. A Viggiano, il consigliere di minoranza del gruppo Laboratorio per Viaggiano, Giambattita Mele, attraverso un’interrogazione urgente all’assessore comunale al Bilancio e ai Tributi, Domenico Fortunato, ha chiesto di «conoscere i motivi per le quali, tenendo  conto dei numerosi ritardi (l’arrivo dell’avviso di  pagamento della Tarsu riferita all’anno 2012, con scadenza 30 ottobre 2013,  dunque già scaduta) con i quali sono stati inviati i pagamenti relativi a tale riscossione negli anni  precedenti”, invitando l’assessore  «ad avvisare i cittadini di tale disguido e rassicurarli sugli eventuali pagamenti  che avverranno con l’ovvio ritardo non imputabile ad essi stessi».

 Più dibattuta è la situazione nel comune di Moliterno,  con il botta e risposta tra maggioranza e opposizione.  In un documento pubblicato su Facebook,  i consiglieri comunali di minoranza del gruppo Pd– Partito Democratico per la lista Moliterno Democratica sollevano «quando la maggioranza ha approvato l’aumento delle tariffe Tares, questa opposizione denunciava l’insostenibile pressione fiscale a cui erano sottoposti i cittadini Moliternesi. È assurdo – commentano –  che ogni cittadino Moliternese (compresi i bambini), abbiano pagato per il 2012, tasse per 469,64 euro. 

Dal 2010, quando avete iniziato la vostra esperienza, avete aumentato tasse e imposte comunali ai Moliternesi per circa 350 mila euro. L’ aspetto da stigmatizzare maggiormente è che, a fronte di questo pauroso aumento tributario che avete imposto alle tasche dei cittadini, non siete stati in grado di incrementare alcun servizio alla popolazione. Un esempio su tutti è il servizio della raccolta differenziata». E ancora «oggi siamo “costretti” ad approvare un palliativo che da solo purtroppo servirà a poco per le già provate tasche dei contribuenti Moliternesi, quale la rateizzazione della tassa sui rifiuti. Una tassa pesantissima imposta ai cittadini ed in particolar modo alle attività economiche del nostro paese. Questa rateizzazione però interessa solo alcune categorie produttive ed è prevista soltanto fino al mese di giugno. Perché non pensare ad allargarla a tutte le categorie di contribuenti ed estenderla all’intero 2014? Perché alcune attività hanno avuto uno sconto? La strada che il comune può adottare per ridurre le spese per lo smaltimento dei rifiuti, e il conseguente abbassamento della tassa imposta ai cittadini, è realizzare una reale raccolta differenziata. Annunciamo – conclude il documento –  il nostro voto favorevole ad un ulteriore rateizzazione della Tares per quelle attività maggiormente gravate da questa imposta, ribadendo comunque che si tratta di un azione necessaria ma assolutamente insufficiente ad alleggerire la pressione fiscale sui contribuenti Moliternesi». 

Contro risposta dell’amministrazione che in un documento  oltre a indicare «i correttivi messi in campo, finalizzati: alla dilazione del pagamento della rata di saldo Tares e alla ricerca di fondi finanziari per poter agevolare e ridurre le tariffe  per le categorie commerciali» ribatte: «ci preme ricordare a tutti i cittadini –  e naturalmente al gruppo di minoranza – perché oggi ci troviamo in questa situazione e per quale motivo le casse comunali non ci consentono abbattimenti tariffari sull’intero ruolo Tares, atteso che, altri comuni hanno potuto, invece, ridurre le tariffe inserendo cospicui fondi comunali in bilancio, al fine di concorrere alla copertura dei costi della  nettezza urbana. Riteniamo necessario ribadire quanto già detto in altre occasioni: il costo attuale della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è per il nostro Comune di circa 450.000 euro; con la chiusura della discarica Tempa la Guarella,il costo di conferimento dei rifiuti è aumentato  del 1.500,00 per cento; nel passato il costo era di euro 12 a tonnellata, contro gli attuali 173 euro;  l’Amministrazione precedente, miope e  colpevole di una politica fiscale di solo rinvio dei problemi, ora addebita ad altri responsabilità proprie, consegnando a questa amministrazione  una ingente somma di costi che occorre annualmente coprire».

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