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LATRONICO – E’ un paese incredulo quello di Latronico all’indomani dell’incidente di caccia  che ha portato alla morte del cinquantatreenne Franco Santoianni. Intanto le indagini dei carabinieri della compagnia di Lagonegro al comando del capitano Luigi Tanagro vanno avanti per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente. Anche se appare chiaro che si sia trattato di una disgrazia, è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo. Un atto dovuto ovviamente. Santoianni, da quanto si è potuto apprendere, è morto per un colpo partito da una carabina di proprietà di uno delle 6 persone che in quel momento si trovavano con lui. I cacciatori alla vista del cinghiale avrebbero fatto fuoco, uno del quale avrebbe colpito il malcapitato cinquantratreenne che ha avuto la sfortuna di trovarsi sulla traiettoria di uno dei colpi sparati. E proprio su questo particolare che si concentrano le indagini. Se infatti appare chiara la dinamica, ancora non si ha la certezza da quale fucile sia uscito il colpo che ha ucciso Santoianni. L’autopsia che nella giornata di ieri ancora non era stata disposta dal magistrato, dovrebbe dare una risposta anche a questo quesito.

 g. r.

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