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CATANZARO – Nessun “giallo” da risolvere. Federico Bisceglia, sostituto procuratore a Napoli originario di Catanzaro, è morto per un incidente stradale sull’autostrada Salerno-Reggio Calanria, nei pressi di Castrovillari. E’ la stessa procura della città in provincia di Cosenza ad escludere qualunque altra ipotesi, anche se sono state avviate una serie di ulteriori verifiche necessarie per chiudere completamente la ricostruzione del violento impatto.

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A lanciare ipotesi inquietanti sulla morte di Bisceglia era stato, soprattutto, il Movimento 5 Stelle. Il più duro era stato, nelle ultime ore,  il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio: «La magistratura farà le sue indagini e spero riveli presto la verità. Ma su queste cose ho smesso di credere al caso. Quando si tratta di Terra dei Fuochi, di rifiuti e di violazioni ambientali, gli interessi in gioco sono internazionali. E chi indaga tocca sempre i fili dell’alta tensione». 

Un post lanciato su Facebook che aveva fatto scattare una ridda di reazioni e di perplessità. La Procura di Castrovillari, però, insieme alla polizia stradale ha avviato una serie di accertamenti. Per quanto riguarda l’autopsia, bisognerà attendere sessanta giorni per avere tutte le risposte sulle analisi e sugli accertamenti chimici compiuti dal medico legale. La stessa Procura, al solo scopo di avere una ricostruzione completa della dinamica dell’incidente, provvederà anche a predisporre una perizia sull’automobile e sul tratto di strada dov’è avvenuto l’incidente.

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Negli ambienti investigativi, però, si fa notare che sulla dinamica dell’incidente non ci sono dubbi e che gli ulteriori accertamenti che saranno effettuati serviranno soltanto ad avere ulteriori conferme. La perizia sull’automobile ha lo scopo di accertare la velocità ed eventuali guasti del mezzo. Gli accertamenti sul tratto stradale e sul guard rail, inoltre, sono finalizzati a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

Intanto, migliorano, intanto, le condizioni della donna che era a bordo della Lancia K in compagnia di Bisceglia nel momento dell’incidente. La donna ha riportato alcune ferite e si trova ora ricoverata, con prognosi riservata, nell’ospedale di Cosenza. Le sue condizioni non destano preoccupazione, ma al momento non è stata sentita perché è in stato di choc. Anche le sue dichiarazioni saranno utili a confermare la ricostruzione dell’incidente stradale, che è comunque già chiara agli investigatori.

I funerali di Bisceglia, tenuti oggi nella Basilica dell’Immacolata, hanno segnato l’affetto di tanti alla famiglia Bisceglia. In prima fila c’erano il padre Nicola e la madre Eleonora, distrutti da un dolore immenso. Con loro anche i fratelli del pm, Francesco, Guido e Marianna, gli zii, parenti ed amici. Ed ancora l’anziana nonna materna di Federico Bisceglia. Sguardo perso nel vuoto e un dolore evidente. I familiari hanno dovuto attendere ore prima di raccontarle che il suo nipote era morto mentre tornava nella sua casa, dove poco tempo dopo avrebbe abbracciare i suoi cari, a cui era molto legato.

Il loro era un dolore immane, ma composto e dignitoso. In una Basilica gremita all’inverosimile c’erano tante autorità, ma soprattutto tanta gente comune giunta, oltre che da Catanzaro, anche da Botricello, paese dove la madre di Federico è medico condotto, da Verzino, centro del Crotonese da dove proviene il padre Nicola. E poi ancora tantissima altra gente da tutta la provincia di Catanzaro, ma anche da altre zone della Calabria. 

In tanti hanno pianto accarezzando la bara di Federico Bisceglia, «un faro per tutti», come lo ha definito don Lino Tiriolo nella sua omelia rotta dalla commozione. Un “faro” che, come hanno ricordato tutti, continuerà a guidare la sua famiglia e i tanti amici.

 

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