X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

 

E’ morta nella notte tra sabato e domenica una donna di 39 anni, residente a Lavello. La donna era in cura da circa dieci anni presso il Dipartimento di Reumatologia per lupus eritematoso (Les), una grave malattia cronica di tipo autoimmune. La persistenza di un’infezione alle vie urinarie, aveva fatto decidere ai medici di Reumatologia a spostare la paziente al reparto di Malattie infettive, dove la donna è giunta il 9 luglio scorso. Pochi giorni dopo la morte. Il marito, dopo l’inaspettato decesso, ha presentato un esposto alla Magistratura, avanzando l’ipotesi di omicidio colposo. Sulla donna è stata quindi disposta l’autopsia e si dovranno attendere i risultati per capire cosa è successo e ha portato alla morte della signora.

«La paziente – specifica il San Carlo – da alcuni mesi soffriva di ripetute infezioni alle vie urinarie per la presenza di un calcolo renale e aveva perciò ricevuto l’impianto di uno stent. Così quando mercoledì scorso, nel corso di un controllo in Reumatologia, è stato riscontrato da un esame di laboratorio l’ulteriore presenza di un’infezione alle vie urinarie è stato deciso il ricovero in Malattie infettive, dove la paziente ha ricevuto tutte le terapie necessarie. Purtroppo nel pomeriggio di sabato la situazione è precipitata verosimilmente per il sopravvenire di uno choc settico. Questa tragedia non scuote la fiducia nell’operato dei nostri professionisti e quindi attendiamo con serenità gli esiti dell’inchiesta giudiziaria».

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE